Con un comunicato stampa del 25 febbraio 2022, l’Inps ha reso noto che la procedura che consente di presentare e consultare le domande per l’accesso al Bonus asilo nido è finalmente online. Vediamo meglio di cosa si tratta e analizziamo le 4 novità più importanti del 2022.

Bonus asilo nido, modalità di presentazione della domanda

Il bonus asilo nido, sostanzialmente, consiste in una misura a favore dei genitori con figli fino a tre anni d’età per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di figli con disabilità.

L’importo erogabile è determinato in base all’ISEE minorenni riferito al minore per cui è richiesta la prestazione e varia da un minimo di 1.500 euro annui, fino ad un massimo di 3.000 euro annui.

Le domande possono essere presentate utilizzando il servizio online dedicato sul sito INPS oppure rivolgendosi ai patronati.

Per ottenere il contributo è necessario presentare la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento delle singole rette scolastiche, indicando le mensilità relative ai periodi di frequenza, compresi tra gennaio e dicembre 2022.

La domanda per l’introduzione di forme di supporto domiciliare deve essere accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido a causa della disabilità-

Le 4 novità del 2022

Rispetto agli anni passati, il bonus nido 2022 porta con sé le seguenti piccole ma importanti novità:

  1. Per ogni mensilità prenotata in fase di allegazione del giustificativo di pagamento, il genitore richiedente potrà autocertificare l’importo richiesto in appositi campi della procedura.
  2. Nel caso in cui sia già presente in procedura una domanda di Bonus asilo nido presentata nel 2021, la domanda per il 2022 potrà essere inoltrata confermando o modificando i dati esistenti;
  3. sarà possibile allegare la fattura anche tramite smartphone;
  4. Il valore da inserire deve includere l’importo della retta mensile, l’eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti, nonché l’importo relativo all’imposta di bollo pari a 2 euro.
    La quota inserita non deve, invece, comprendere la somma versata a titolo di iscrizione, il pre e post scuola e l’IVA.

 

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