La legge di bilancio 2026, nella versione approvata nel corso del Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025, ha dato forma alla nuova edizione della rottamazione cartelle. Si tratta della rottamazione quinquies. Ma si tratterà di una versione molto più stringente rispetto alle precedenti.
L’obiettivo delle restrizioni è quello di evitare che si alimenti il fenomeno degli evasori seriali. Ossia coloro che non pagano tasse, tributi, contributi, ecc. pensando “tanto prima o poi arriva una nuova versione di condono”.
Rottamazione quinquies: cosa si potrà sanare
La rottamazione quinquies riguarderà le cartelle di pagamento aventi ad oggetto debiti affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
La rottamazione quater, invece, si è fermata al 31 dicembre 2022.
Anche nella quinta edizione della sanatoria, chi aderirà risparmierà sostanzialmente sanzioni e interessi. Pagherà, quindi, la sola quota capitale del debito. Tuttavia, c’è una forte restrizione nell’ambito oggettivo. Nella rottamazione quinquies ricadranno solo le cartelle avente ad oggetto debiti derivanti da imposta non versate. Quindi, le cartelle derivanti dal mancato pagamento di avvisi bonari e da comunicazioni derivanti dai controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi.
Calendario domanda e pagamenti
Come per le precedenti edizioni, anche per l’accesso alla rottamazione quinquies, chi vorrà accedervi dovrà presentare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione.
La data di domanda è fissata al 30 aprile 2026. La comunicazione di accoglimento o rigetto arriverà entro il 30 giugno 2026.
Nella domanda di accesso alla rottamazione quinquies, il richiedente dovrà indicare se pagare in unica soluzione o a rate. Potrà scegliere al massimo 54 rate bimestrali, di pari ammontare (nella quater le rate potevano essere al massimo 20, ovvero 10 in caso di riammissione per i decaduti).
In caso di unica soluzione, il pagamento dovrà avvenire entro il 31 luglio 2026. Per il pagamento a rate, invece, sono previste le seguenti scadenze:
- la prima, la seconda e la terza, rispettivamente, il 31 luglio 2026, il 30 settembre 2026 e il 30 novembre 2026;
- dalla quarta alla cinquantunesima, rispettivamente, il 31 gennaio, il 31 marzo, il 31maggio, il 31 luglio, il 30 settembre e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2027;
- dalla cinquantaduesima alla cinquantaquattresima, rispettivamente, il 31 gennaio 2035, il 31 marzo 2035 e il 31 maggio 2035.
In caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2026, gli interessi al tasso del 4%.
Come pagare la rottamazione quinquies
Il pagamento delle somme dovute per la definizione può essere effettuato:
mediante domiciliazione sul conto corrente eventualmente indicato dal debitore con le modalità determinate dall’agente della riscossione;
- mediante moduli di pagamento precompilati, che l’agente della riscossione è tenuto a rendere disponibili, mediante apposito servizio, sul proprio sito internet istituzionale;
- presso gli sportelli dell’agente della riscossione.
Si decade dalla rottamazione quinquies in caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive.
Gli effetti della domanda
Così come anche per la rottamazione quater, anche a seguito della presentazione della domanda per la rottamazione quinquies, limitatamente ai debiti oggetto di definizione agevolata
- sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza;
- sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione;
- non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione;
- non possono essere avviate nuove procedure esecutive;
- non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvoche non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo;
il debitore non è considerato inadempiente ai del rilascio del DURC.
Rottamazione quinquies: una misura più selettiva e responsabilizzante
La rottamazione quinquies rappresenta un cambio di passo rispetto al passato. Il Governo ha voluto introdurre un meccanismo che, pur offrendo un’opportunità di regolarizzazione, limita la platea dei beneficiari a chi ha realmente bisogno.
La scelta di includere solo i debiti da imposte non versate e di mantenere un tasso d’interesse del 4% sui pagamenti rateali evidenzia la volontà di responsabilizzare i contribuenti, scoraggiando comportamenti opportunistici e garantendo allo Stato un incasso più prevedibile.
Questa nuova edizione della sanatoria, dunque, non è un condono generalizzato. Ma una misura di equilibrio tra tutela delle finanze pubbliche e sostegno a chi vuole mettersi in regola.
Si tenga, comunque, presente che l’iter della manovra è appena iniziato. Ci sarà la fase parlamentare che potrebbe portare con se emendamenti che potrebbero modificare la versione della finanziaria come licenziata dal governo. E, dunque, anche novità per la rottamazione quinquies rispetto a quanto qui illustrato.
Riassumendo
- La rottamazione quinquies è la nuova sanatoria fiscale della legge di bilancio 2026.
- Obiettivo: contrastare gli evasori seriali e limitare l’uso ripetuto dei condoni fiscali.
- Riguarda cartelle 2000–2023, solo per imposte non versate da avvisi bonari e controlli.
- Domande entro 30 aprile 2026, con risposta dell’Agenzia Entrate Riscossione entro giugno.
- Pagamento unico o in 54 rate bimestrali, con interessi del 4% dal 2026.
- Due rate non pagate fanno decadere dal beneficio e riattivano sanzioni e interessi.