Non si arresta a Piazza Affari il ribasso del titolo Saipem. Complice anche la debolezza del prezzo del petrolio, Saipem sta segnando oggi una flessione dell’1,17% a quota 3,43 euro. Se si fa un attimo mente locale e si torna ad alcune settimane fa, è impossibile non scordarsi di quella fase in cui Saipem aveva provato a fare letteralmente di tutto per restare attaccata a quota 4 euro (0,4 euro prima del raggruppamento azionario recentemente eseguito dalla società: Raggruppamento azionario Saipem: ecco il rapporto fissato (azioni ordinarie e di risparmio)).

Al netto del raggruppamento azionario (realizzato proprio perchè, anche dopo l’aumento di capitale, la quotazione Saipem è rimasta su livelli molto bassi), il prezzo attuale delle azioni si colloca al di sotto dei 0,362 euro della ricapitalizzazione avvenuta un anno e mezzo fa. E’ questo un dato inequivocabile dal quale gli investitori non possono prescindere.

Le ultime notizie su Saipem non hanno avuto la forza per invertire un trend che resta rigidamente ribassista.

Negli ultimi giorni, Saipem ha reso noto di aver siglato con Eni un contratto di perforazione offshore in Mozambico della durata di 15 mesi a partire dalla seconda parte del 2019. Questo contratto si somma alle altre commesse recentemente messe in cassaforte nel settore della perforazione offshore. Complessivamente parlano Saipem ha in pancia 230 milioni di euro in commesse che evidentemente non hanno grande appeal su un mercato che guarda sopratutto al calo del prezzo del petrolio.

In questo contesto trovare dei drivers su Saipem non è affatto semplice. Probabilmente movimenti interessanti potrebbero essere a ridosso del 24 luglio, dato in cui verrà diffusa la semestrale del gruppo con aggiornamento della guidance 2017. A tal riguardo, ad oggi 8 giugno, i target 2017 prevedono ricavi attorno a 10 miliardi, un margine operativo lordo in area 1 miliardo e un utile netto superiore ai 200 milioni di euro.