L’Angolo del Trader
Amplifon ha chiuso la settimana in controtendenza rispetto al mercato facendo registrare un ribasso del 2,7% dopo la revisione al ribasso delle stime 2022 e 2023 da parte di Equita. Il broker ha ridotto il target price a 29 euro da 31 euro. I prezzi hanno comunque reagito nel corso della seduta risalendo dai bottom di giornata a quota 25,02, mettendo grande pressione alla base del canale che li va accompagnando dai top di novembre, ora a 25,60 circa. La violazione di tale riferimento metterebbe a serio rischio il tentativo di reazione scaturito dal minimo di ottobre, creando i presupposti per il ritorno in prossimità proprio di tale livello a quota 23,25. Ulteriori conferme al di sotto di 25,00 euro. Reazioni dai livelli attuali che invece dovessero spingersi oltre quota 27 introdurrebbero il ritorno sulla parte superiore del citato canale attualmente a 28,50 euro circa.
Pirelli & C (-1,18% a 4,5370 euro) in rosso venerdì. Il titolo è stato penalizzato dai dati di vendita a dicembre di Michelin (-1,98% a Parigi).
Il fatturato del produttore francese è stato particolarmente debole in Cina nel segmento OE (pneumatici di prima dotazione), evidenziando in generale dinamiche leggermente inferiori al consensus. L’analisi del grafico di Pirelli & C mette in evidenza il canale rialzista ipotizzabile da fine settembre-inizio ottobre. Mercoledì scorso il titolo ha testato il lato alto del canale, venendo respinto e perdendo terreno nelle due sedute successive. La rottura confermata in chiusura di seduta di 4,50 anticiperebbe un test dell’ex resistenza a 4,3650 (massimo del 1° dicembre) ed eventualmente della base del canale, attualmente in transito per 4,20. Sotto questo ultimo riferimenti prenderebbe corpo l’ipotesi di inversione di tendenza. Il superamento del recente massimo a 4,8060 decreterebbe invece la riattivazione del rally verso 5,00-5,10 almeno, con obiettivo di medio termine sul picco di un anno fa a 6,73.Credem è stata tra le migliori azioni venerdì sulla Borsa di Milano, con un aumento del 4,60% a 7,27 euro che porta il prezzo ad un livello che non si vedeva da 11 mesi. Deutsche Bank ha migliorato il giudizio sull’azione da “Hold” a “Buy” e ha aumentato il prezzo obiettivo da 6,90 a 9,30 euro. Secondo un sondaggio di Bloomberg, gli analisti sono ora divisi in 5 “Buy”, 4 “Hold” e 1 “Sell” con un prezzo obiettivo medio a 7,91 euro. Pochi giorni fa gli analisti di Jefferies avevano rivisto al rialzo i prezzi obiettivo su alcune banche italiane: Banco Bpm da 4,9 a 5 euro (rating “buy”), Bper da 3,8 a 3,9 euro (rating “buy”), Banca Popolare di Sondrio da 5 a 5,2 euro (rating “buy”) e Credem da 7,4 a 7,6 euro (rating “hold”). Invece, hanno abbassato il prezzo obiettivo su Mediobanca da 9,7 a 9,3 euro (rating “hold”) per “tenere conto del dividendo pagato a fine 2022”. Gli analisti ritengono che la stagione dei risultati del quarto trimestre 2022 sarà “dominata nuovamente dalla traiettoria del net interest income” e che “sorprese positive potrebbero venire nel 2023”. Venerdì i prezzi si sono lasciati alle spalle una forte resistenza: a 7,20 euro si colloca infatti il target della proiezione effettuata dal minimo del 12 ottobre dell’ampiezza del rialzo dal minimo di luglio al massimo di settembre moltiplicata per 1,618 volte. Se i prezzi si confermeranno al di sopra di questo ostacolo anche nella prossima seduta la rottura della resistenza potrà essere considerata affidabile e il rialzo potrebbe trovare la strada per salire verso 8,25 euro (proiezione dell’ampiezza del segmento citato non moltiplicata non più per 1,618 volte ma per 2,618). Solo discese sotto area 6,95 metterebbero a questo punto in discussione il segnale di forza appena inviato e potrebbero anticipare il test a 6,67 del lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di giugno, linea superata al rialzo l’11 novembre e da allora divenuta un supporto toccato in più occasioni dai prezzi.
(SF – www.ftaonline.com)