Hera: nel piano 2023 migliorano i target, dividendo a €0,12 a fine periodo

Il Cda di Hera ha approvato il Piano industriale al 2023, basato su tre pilastri: crescita industriale, il risk management, e l’economia circolare.
Il piano si rifà alle proiezioni di chiusura del 2019, che evidenziano risultati superiori alle aspettative: il Mol è stimato a circa 1.081 milioni (+4,8% rispetto ai 1.031,1 milioni del 2018), mentre il rapporto Pfn/Mol dovrebbe attestarsi a circa 2,5x, prima della contabilizzazione dell’impatto finanziario dell’operazione Ascopiave che porta l’indice a circa 3,05x; dividendo previsto a circa 10 centesimi.
Analizzando il piano si evidenziano i seguenti target economico-finanziari a fine periodo:
- Margine operativo lordo a 1.250 milioni (+219 milioni rispetto al Mol 2018, in crescita di circa il 21,24%)
- Investimenti industriali e finanziari complessivi per circa 2,9 miliardi, di cui circa 2 miliardi per il mantenimento della attuale base impiantistica e 900 milioni per il suo ulteriore potenziamento.
- Posizione finanziaria netta/Mol a 2,8x
- Dividendo previsto in ulteriore crescita fino a 12 centesimi per azione nel 2023 (+20% nel
quinquennio: €0,10 al 2019, €0,105 al 2020, €0,11 al 2021, €0,115 al 2022 e €0,12 al 2023)
A livello industriale e commerciale il piano evidenzia che:
- lo sviluppo sarà determinato dal mix bilanciato tra crescita organica e per linee esterne (M&A): il contributo alla crescita dell’ebitda attribuibile alla crescita organica è stimato pari a 112 milioni (123 milioni se si considerano i minori incentivi da attività di termovalorizzazione), mentre per lo sviluppo per linee esterne è attesa una crescita di 107 milioni.
- è stato fissato un obiettivo di 3,5 milioni di clienti energy a fine piano, in forte crescita grazie alla recente partnership con Ascopiave, che ha consolidato la presenza del gruppo nel Nord-Est e ha consentito di raggiungere con oltre 2 anni di anticipo il target precedentemente definito (3 milioni di clienti)
- il valore Condiviso al 2023 sarà pari a circa 530 milioni di euro.
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