GlaxoSmithKline, società britannica operante nel settore dell’health care, ha chiuso il 2018 evidenziando crescita degli aggregati economici ed un balzo dell’utile netto dell’86,5%.

Risultato economico

Durante il 2018 GlaxoSmithKline ha contabilizzato ricavi per 30,8 miliardi di sterline, aumentati del 2% a/a rispetto i 30,2 miliardi del 2017, grazie alla divisione Vaccini che consegue un progresso del 14,2%, da 5,2 miliardi a 5,9 miliardi (con un peso di circa il 19,1% del totale); risultano sostanzialmente stabili a 17,3 miliardi (56,0% del totale) le vendite della divisione farmaceutica mentre la business unit Consumer registra un calo dell’1,2% a 7,7 miliardi (24,8% del totale).

Dall’ottica dell’area geografica gli USA costituiscono il primo mercato del gruppo (38,9% del complesso) con ricavi pari  12,0 miliardi  di sterline(+6,4% a/a), seguiti dall’Europa con 8,0 miliardi (25,9% del totale) in progresso dello 0,4% a/a. Gli altri mercati internazionali nel 2018 hanno invece conseguito una diminuzione dell’1,0% a 10,9 miliardi, con un peso sul fatturato per il restante 35,3%.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda cresce dai 7,1 miliardi del 2017 (con una marginalità sui ricavi 23,4% ) ai 7,2 miliardi del 2018 ( con un peso del 23,5% sul fatturato). Più accentuato è stato il progresso dell’Ebit (+34,2% a/a) che progredisce dai 4,1 miliardi del 2017 (con un ros del 13,5% ì) ai 5,5 miliardi dell’esercizio appena concluso (con un ros del 17,8%); ciò è avvenuto grazie alla riduzione degli ammortamenti da 3,0 miliardi a 1,8 miliardi.

Dopo aver pagato imposte per 754 milioni, in calo rispetto agli 1,4 miliardi del 2017, l’utile netto del 2018 risulta pari a 4,0 miliardi (13,1% dei ricavi) in aumento dell’86,5% rispetto ai 2,2 miliardi del 2017 (peso del 7,2% sul fatturato).

Situazione patrimoniale e finanziaria

Sul fronte della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, si rileva un patrimonio netto che aumenta dai 3,5 miliardi di sterline del 31 dicembre 2017 (con un rapporto total asset/ equity pari a 16,2x) ai 3,7 miliardi del 31 dicembre 2018 (con un ratio total asset/ equity pari a 15,8x).

L’indebitamento finanziario netto totale aumenta da 13,3 miliardi a 22,2 miliardi, alla fine dei rispettivi periodi di paragone, principalmente a causa dell’acquisizione della rimanente quota della joint venture con Novartis.

La posizione finanziaria netta a breve passa da un saldo positivo di 1,0 miliardi alla fine dl 2017 a un saldo debitorio di 1,9 miliardi a fine 2018.

L’aumento dell’indebitamento finanziario netto provoca il forte aumento del ratio net Debt/Ebitda (da 1,88x a 3,06x) e del rapporto Net Debt/Equity (da 3,80x a 6,04x), mentre la crescita dell’utile netto determina uno straordinario progresso del già altissimo roe (dal 62,2% al 110,2%).

Infine, i flussi di cassa operativi nel 2018 sono stati pari a gbp 8,4 miliardi e sono stati destinati al finanziamento parziale dell’attività di investimento (1,6 miliardi), al suddetto acquisto della partecipazione nella joint venture con Novartis (9,3 miliardi), la distribuzione di dividendi per 3,5 miliardi e il pagamento di interessi per 0,8 miliardi.