Continua la crisi delle compagnie aeree a causa del coronavirus, che ha letteralmente stravolto il mercato dei voli provocando anche ingenti perdite economiche. Nonostante la crisi, alcune compagnie come Wizz Air hanno deciso di puntare ai collegamenti nazionali ma anche Ryanair si prepara ad una battaglia senza esclusione di colpi. 

La situazione di Ryanair

Eddie Wilson, ad di Ryanair, ha lasciato un’intervista a Il Corriere, in cui ha parlato della situazione della compagnia aerea e del futuro dei voli.

Wilson ha chiarito che a livello internazionale le prenotazioni non sono state ottimali ma in compenso c’è stata una forte domanda sui voli nazionali in Italia, Spagna e Grecia. L’Ad della nota low cost ha sottolineato che la Commissione Europea deve muoversi per fare qualcosa e che è necessario un incentivo al traffico ma anche ridurre le tasse aeroportuali: “E’ necessario abolire prima di tutto l’addizionale comunale per tre anni” ha detto Wilson al quotidiano milanese.

Immancabile il discorso legato al famoso taglio del 20% dei voli previsti a settembre e ottobre. Poche settimane fa, Ryanair aveva detto che avrebbe tagliato una percentuale di collegamenti per l’autunno, a tal proposito Wilson ha chiarito che per la stagione invernale si sta ancora trattando con gli aeroporti. Per l’amministratore delegato è importante seguire iniziative strategiche e incentivare il traffico, destinando i soldi alle compagnie che generano lavoro nei territori. 

Esuberi e basi chiuse possibili anche in Italia

Infine, alla domanda del giornalista Barbieri sui possibili tagli del personale e lo spostamento delle basi, Eddie Wilson ha confermato che il vettore farà di tutto per tagliare il meno possibile ma sicuramente ci saranno degli esuberi: «È probabile e a quel punto sposteremo gli aerei in qualche altro Paese, mantenendo la rotta». Come era accaduto in Germania, quindi, anche per l’Italia esiste la possibilità che alcune basi saranno chiuse.

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