Quali sono i migliori aeroporti anche in tempo di covid? L’ACI, Airports Council International, ha avviato il progetto Aha, che vuole fornire agli aeroporti una valutazione sul rispetto delle misure sanitarie. In questo momento storico molto delicato, in cui la sicurezza è fondamentale, questo riconoscimento è importantissimo. A livello europeo tre degli scali che sono riusciti ad aggiudicarsi il premio sono italiani. Quali sono? 

I migliori aeroporti italiani per la sicurezza

Tra gli aeroporti più sicuri al mondo in tempo di covid, spiccano lo scalo Marconi di Bologna e gli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino.

Tra i criteri presi in considerazione, troviamo la pulizia degli spazi comuni, la trasparenza nella comunicazione con i passeggeri, il rispetto del mantenimento delle distanze e la protezione fornita al personale di terra. Negli aeroporti di Roma, Fiumicino e Ciampino, sono stati installati 100 termoscanner per la misurazione della temperatura e 300 dispenser di gel igienizzanti, gli spazi interni hanno subito una revisione per poter garantire il rispetto del distanziamento sociale. Sono inoltre presenti dei totem informativi per una più facile comunicazione con i passeggeri. Per quanto riguarda l’aeroporto di Bologna, è il primo scalo ad aver utilizzato il sistema di frammentazione molecolare per sanificare le aree comuni, termoscanner di ultima generazione, barriere in plexiglas e erogatori di gel. 

Nel frattempo, la situazione delle compagnie aeree e dei voli non è delle migliori.

La ripresa del settore aereo sembra ancora lontano

Secondo un report di Morgan Stanley, la ripresa ci sarà solo dal 2021, ancor peggiori sono le previsioni di Standard & Poor’s, che prevede un ritorno alla normalità solo dal 2024. Secondo la Iata: «Le persistenti restrizioni ai viaggi e le preoccupazioni per una seconda ondata di COVID-19 intaccano le prospettive di ripresa per il settore». Nonostante i voli siano aumentati ad agosto, ancora non c’è stata la ripresa tanto sperata, complice anche la paura di partire di molte persone e la situazione estera, che ha portato chi rientra dalle vacanze da Malta, Spagna, Croazia e Grecia, a doversi sottoporre a tampone obbligatorio.

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