L’Italia sarà ancora arancione e rossa anche dopo Pasqua. Nonostante dieci giorni di chiusure, i numeri dei contagi sono alti e per questo il Governo sta pensando a riaprire solo le scuole, ma senza cambiamenti sul fronte colori. Entro il 6 o 7 aprile dovrebbe uscire il nuovo Dpcm che andrà a sostituire quello dello scorso 2 marzo ma con pochi cambiamenti a quanto pare.

Verso la riapertura delle scuole

Si ripartirà con delle regole ferree per riportare la scuola con la dad al 50% in fascia rossa e arancione e in presenza per le scuole elementari e materne.

Sicuramente sarà prorogato lo stato di emergenza, mentre sembra altamente improbabile che dal 7 aprile ci sarà il passaggio in zona gialla per le regioni, che di fatto rimarranno o arancioni o rosse. A pesare è anche il ritardo della campagna vaccinale che frena così ogni tipo di ripartenza.

A tal proposito Draghi aveva commentato la situazione del piano vaccini con queste parole: “Alcune regioni seguono le disposizioni del ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro potere contrattuale”.
Va ricordato che il decreto scade il 6 aprile, mancano quindi una decina di giorni, ma le valutazioni sono già iniziate e al momento non sembrano esserci spiragli per un ritorno alla imminente normalità.

Calendario condizionato all’andamento della curva

Come riporta Corriere, probabile che sarà creato un calendario condizionato all’andamento della curva fino al 3 maggio, una decisione che renderà difficile sia la riapertura serale dei ristoranti che di palestre e piscine.
In merito alla riapertura delle scuole elementari e dell’infanzia, in base alle indicazioni del ministro Bianchi, il primo giorno di scuola tutti gli studenti dovranno sottoporsi al tampone rapido e il test sarà ripetuto ogni settimana.
Poche speranze, come dicevamo, per la riapertura dei ristoranti e bar ma anche teatri e cinema, che potrebbero riaprire in fascia gialla ma di questo passo, anche dopo il 7 aprile è quasi certo che nessuna regione passerà a questa fascia.

La stessa cosa vale per parrucchieri e barbieri, che in zona rossa devono tenere chiusi, ma si attende una valutazione in tal senso per evitare gli appuntamenti domiciliari che fanno aumentare il rischio di contagio.
Ricapitolando. Entro il 7 aprile uscirà il nuovo Dpcm ma con pochi cambiamenti rispetto al passato. Ci sarà la proroga dello stato di emergenza fino a giugno e, come scrive Repubblica, anche la possibilità che fino al 1 maggio nessuna regione sarà in fascia gialla ma solo arancione e rossa. Ovviamente prendiamo con le pinze questa informazione nell’attesa di maggiori certezze. Nessun cambiamento imminente sul fronte aperture delle attività mentre soltanto le scuole potranno tirare un sospiro di sollievo con il ritorno in presenza per le primarie e la dad al 50% per le scuole superiori.

Vedi anche: Nuovo Dpcm 6 aprile dopo lockdown di Pasqua: incognita riaperture e spostamenti

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