Dopo il triplice attacco in 3 continenti diversi perpetrato venerdì scorso e rivendicato dai terroristi dell’ISIS, in più parti del mondo si è diffuso il panico: in prossimità dell’estate 2015, dunque, meglio consigliare i luoghi dove non andare assolutamente in vacanza, zone calde dove evitare il rischio di imbattersi in situazioni spiacevoli: le immagini dei morti sulla spiaggia tunisina hanno sicuramente fatto scalpore – la Tunisia, come la Francia, è stata attaccata due volte quest’anno – e la Farnesina, in collaborazione con altri enti – come l’Automobile Club d’Italia – hanno istituito una vera e propria mappa di destinazioni da evitare.

Diamoci un’occhiata, sintetizzando in poche righe il pericolo di quella zona specifica.  

Numero destinazioni da evitare questa estate

  • Tunisia: due attacchi in quest’anno, il primo al museo del Bardo di Tunisi, il secondo nel resort di Sousse. L’instabilità politica della Libia pesa su tutto il nordafrica e la Tunisia è sicuramente uno dei Paesi a maggior rischio. Chi ha già prenotato e non può fare a meno di andare, segua i consigli della Farnesina di evitare le zone isolate del Paese e i quartieri periferici delle grandi città, soprattutto nelle ore notturne.
  • Egitto: il vuoto di potere del dopo Mubarak mette ancora in serio rischio il Paese. Meta sconsigliatissima, sebbene la Farnesina inviti chi non può proprio rinunciare a recarsi nei resort di Sharm el-Sheik. La situazione recentemente è migliorata, ma per molti sembra solo quel momento di quiete prima della tempesta. Come riporta il ministro degli Esteri, “si continua a registrare un clima che spesso sfocia in turbative per la sicurezza e in azioni ostili di stampo terroristica”. La situazione, quindi, sembra tutt’altro sotto controllo, soprattutto nei periodi dove è atteso un più elevato afflusso di turisti.
  • Maghreb: Algeria e Marocco sono sotto stretta osservazione. La Farnesina invita a osservare “estrema cautela nelle grandi città a elevata presenza turistica”: tra queste spiccano Casablanca, Marrakech, Rabat, Fez e Salé.
  • Thailandia: 4 attentati quest’anno, una cifra importante che rende la Thailandia uno dei Paesi più a rischio dove andare in vacanza. Sotto sorveglianza le principali destinazioni turistiche, che potrebbero essere nel mirino dei terroristi. Lo scopo dell’Isis è di abbattere ogni fonte di reddito proveniente dall’Occidente, demolendo il turismo e impoverendo il Paese al fine di soggiogarlo. La Thailandia rientra perciò nella black list, o almeno nell’elenco di quei Paesi dove servirà la massima attenzione.
  • Turchia: non è l’anno migliore neppure per andare in Turchia, soprattutto nella parte medio-orientale del Paese, visto la conquista da parte dell’Isis di Kobane, città situata proprio al confine con la Turchia.
  • Emirati Arabi: il ministro degli Esteri invita i turisti a non recarsi con barche private nei pressi delle isole dello stretto di Hormu, Tnb e Abu Musa. Anche questa è una zona ad alta tensione e potrebbe rientrare nel mirino dei terroristi.
  • Kenya: fa paura Al Shabaab, gruppo che, secondo alcune voci, può contare sull’appoggio di circa 6 mila uomini. Appoggiati dai pirati somali, nel 2012 hanno annunciato la loro fusione con al-Qaida.
  • Bahrein: dopo l’arresto del leader del principale partito di opposizione sciita, il Paese è stato scosso da violenti scontri. Secondo alcune fonti, il Bahrein non sarebbe ancora pronto per fronteggiare un attacco dell’Isis, che potrebbe farne un suo bersaglio.

  Tra gli altri Paesi citati da diverse fonti, spicca la Russia, soprattutto relativamente alle zone più calde, come la Cecenia e il Daghestan; nell’elenco non poteva mancare la Francia, due volte vittima di due attentati  in soli 6 mesi, uno a Parigi e l’altro a Lione.

Nonostante non vi sia stato ancora nessun attentato, e a maggior ragione forse proprio per questo, anche l’Italia rientra nei possibili bersagli dell’Isis, soprattutto quando inizierà il Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco nella capitale.
A rischio anche il Canada, che a ottobre 2014 ha visto un’incursione terroristica in Parlamento, e in Danimarca, da sempre Paese sotto la lente del terrorismo estremista islamico. Anche l’India è un Paese a rischio: non è un caso che dopo i recenti attacchi abbia aumentato il livello di allerta e le misure di sicurezza in tutto il Paese.   Per ulteriori e più dettagliate informazioni sui Paesi, visitate il sito viaggiaresicuri.it.