Dal 3 giugno riaprono i confini regionali, questo significa che da mercoledì sarà possibile spostarsi nelle altre regioni e senza bisogno di autocertificazione. Nonostante i dubbi per alcune regioni come Lombardia e Piemonte, dove i contagi da coronavirus sono ancora piuttosto alti, e nonostante il calo generalizzato, il governo ha dato il permesso agli spostamenti in tutta Italia concedendo però alle singole regioni la possibilità di tracciare i turisti per due settimane. 

Possibilità di registrare gli arrivi

I governatori delle Regioni potranno infatti registrare tutti gli arrivi ed effettuare test sierologici volontari.

In alcuni casi potrebbero essere gli alberghi stessi ad offrire il test. Ma che cosa cambia in sostanza dal 3 giugno e che cosa non si potrà fare? 

Da mercoledì via libera agli spostamenti fuori regione ma sempre rispettando la distanza minima di sicurezza e indossando la mascherina. I governatori potranno anche firmare delle nuove ordinanze in caso di focolai, quindi decidere per nuove chiusure. 

Divieto di assembramenti e affollamenti 

Che cosa non si potrà fare insomma? Tra i divieti rimane quello degli assembramenti e degli affollamenti sia nei luoghi pubblici che nelle case. Anche all’aperto non si potrà stare molto vicini, in sostanza rimane l’obbligo di 1 metro di distanza e di 2 metri quando si svolge attività fisica. Continua anche il divieto di baci e abbracci per i non congiunti. Non sarà quindi possibile abbracciare chi non è congiunto, così come parenti anziani più esposti al contagio. 

Sarà ancora obbligatorio indossare la mascherina, sia nei luoghi pubblici, quindi parrucchieri, negozi, aerei, treni, mezzi pubblici, ma anche all’aperto laddove non è possibile mantenere la distanza. Sarà vietato rifiutarsi di sottoporsi alla misurazione della temperatura, prevista in molti luoghi pubblici o negozi, musei etc. Dal 3 giugno sarà ancora obbligatorio prenotare l’appuntamento dal parrucchiere, dall’estetista o in palestra, così come indossare i guanti in alcuni negozi di alimentari.

Resta ovviamente l’obbligo di rimanere in quarantena qualora si manifestino sintomi respiratori o febbre superiore a 37,5. 

Per quanto riguarda l’estero, sarà possibile spostarsi solo nei paesi che accettano l’Italia visto che dal 3 giugno sarà possibile viaggiare da e per i Paesi Ue, Schengen e Regno Unito. Per il resto bisognerà aspettare il 15 giugno, dopo l’apertura dei centri estivi e quando anche altri paesi riapriranno i confini.

Leggi anche: Riaperture Regioni 3 giugno, è caos: chi vuole aprire i confini e chi no

[email protected]