Si torna a parlare del pass per gli spostamenti tra regioni a partire dal 26 aprile. In attesa dell’arrivo del pass, infatti, per spostarsi basterà l’autocertificazione in cui si dovrà attestare di essere guariti dal covid, di essersi sottoposti a vaccino o a tampone.

Autocertificazione per gli spostamenti tra regioni arancioni e rosse

Entro giovedì, il Governo deciderà in merito alle riaperture previste dal 26 aprile e il ritorno della zona gialla con una grande novità. Si tratta del pass per gli spostamenti tra regioni di colore diverso.

Dalla prossima settimana le regioni con i dati in miglioramento potranno tornare in zona gialla. Sarà anche possibile tornare a spostarsi liberamente tra regioni, ma solo tra quelle gialle appunto.

Per gli spostamenti tra zone gialle, insomma, non servirà nessun pass mentre per recarsi da una regione in zona arancione ad una gialla o rossa il Governo sta pensando ad un pass, simile al Green Pass Europeo, in cui bisognerà riportare o l’avvenuta vaccinazione, oppure di essere guariti dal covid o di essersi sottoposti al tampone nelle 48 ore precedenti. Considerando che l’arrivo del pass non è previsto nell’immediato, si sta pensando di sostituirlo temporaneamente con l’autocertificazione.

Come sarà il pass per gli spostamenti tra regioni arancioni e rosse

A partire dal 26 aprile tutti gli spostamenti tra regioni gialle saranno liberi, anche per turismo. Per uscire da quelle arancioni o rosse servirà l’autocertificazione che dovrà riportare i dati indicati.
Il pass permetterà anche di poter accedere ad eventi culturali e sportivi. Ovviamente, essendo la data del 26 aprile dietro l’angolo, risulta difficile pensare che il pass sarà pronto in tempi brevi, motivo per cui è prevista l’autocertificazione fino a quando non si deciderà in merito al pass.

Tra le ipotesi, quella di un pass digitale con abbinato un codice Qr da scansionare tramite smartphone oppure una tessera digitale da realizzare in collaborazione con Poste Italiane.


Difficile sapere i tempi di realizzazione, ma sicuramente ci vorrà più di un mese. Intanto il sottosegretario all’interno Carlo Sibilia a sottolineare che il tampone dovrà essere a carico dello Stato:

“È importante mettere subito in chiaro che dovrà essere onere dello Stato assicurare gratuitamente il tampone antigenico o molecolare. Quando il tampone diventerà strumento per riprendere a spostarsi e a produrre in sicurezza, i costi dovranno essere a carico dello Stato”

Riassumendo ecco le ipotesi riferite al pass per gli spostamenti tra regioni arancioni o rosse:
-In una prima fase basterà un certificato della Asl o autocertificazione dove indicare l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal covid o il tampone negativo
-Un tesserino sanitario sul quale ricaricare i dati oppure
-Una tessera digitale ad hoc.

In tutto ciò, il centrodestra sta chiedendo di prorogare il coprifuoco alle 23 e di anticipare l’apertura dei ristoranti al chiuso al 15 maggio invece che al 1 giugno. Questo per non creare dei limiti ai ristoratori ossia «per non penalizzare chi non può usufruire di spazi all’aperto e quindi al momento non potrà riprendere l’attività». Dalla cabina di regia, invece, l’intenzione è quella di tenere il coprifuoco alle 22 per tutto maggio e di tenere aperti i ristoranti di sera solo all’aperto fino alla data del 1 giugno.

Vedi anche: Pass per spostamenti tra regioni di colore diverso: che cos’è e quando arriva

[email protected]