Il coronavirus ha causato vari problemi anche alle compagnie aeree e al settore turistico in generale, compreso tra quelli che avranno maggiori perdite economiche e più rischi anche per chi ci lavora. Da quando sono iniziate le restrizioni, infatti, la maggior parte dei vettori ha dovuto cancellare o sospendere molti voli a causa del calo drastico delle prenotazioni e la richiesta di rimborso per quei voli prenotati in precedenza. 

Ryanair annuncia cancellazione dei voli fino a giugno

Moltissime compagnie come Lufthansa, Eeasyjet, American Airlines e non  da ultimo anche la nota low cost Ryanair, hanno comunicato la cancellazione dei voli per le prossime settimane, una decisione che ovviamente avrà pesanti ripercussioni economiche per le stesse compagnie ma anche per i dipendenti.

Nelle ultime ore è giunta notizia che Ryanair cancellerà tutti i voli fino a giugno. Le restrizioni sui viaggi che stanno mettendo in ginocchio il mondo intero hanno portato la celebre compagnia guidata da Michael O’Leary, a mettere a terra gran parte della flotta. Già i giorni scorsi Ryanair aveva confermato che fino al 24 marzo avrebbe cancellato l’80% dei voli mentre dal 25 marzo la cancellazione avrebbe riguardato la quasi totalità meno che i voli di rimpatrio per quei cittadini bloccati all’estero o quei voli legati al rifornimento di cibo e scorte se necessario. Molto probabilmente la flotta della nota compagnia aerea irlandese resterà ferma per tutto aprile e tutto maggio e se tutto andrà bene solo da giugno potrebbero ripartire. 

I clienti possono chiedere i rimborsi

Come scrive il sito Money, il Ceo di Ryanair ha dichiarato che “Al momento non prevediamo di operare nei mesi di aprile e maggio, ma ciò dipenderà dai consigli del governo e in tutti i casi rispetteremo queste istruzioni”. 

La compagnia aerea ha fatto sapere che tutti i clienti che avevano prenotato un volo tra aprile e maggio possono chiedere il rimborso.

Gli interessati, infatti, riceveranno una email ufficiale con le istruzioni per chiedere il rimborso del volo oppure spostare la data di partenza gratuitamente. Resta però il nodo per i dipendenti delle compagnie aeree, piloti, assistenti di volo e personale di terra che come altre categorie di lavoratori si trovano più che mai colpiti da questa emergenza. 

Blocco aeroporti prolungato al 3 aprile

Nel frattempo la situazione degli aeroporti non è rosea. È infatti stata prorogata la chiusura fino al 3 aprile, in base al decreto numero 127 del 24 marzo 2020, pubblicato dal Ministro dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute. A rimanere chiusi saranno gli stessi aeroporti interessati dal precedente provvedimento, di cui vi avevamo parlato nell’articolo Coronavirus e chiusura aeroporti: ecco quelli che rimangono aperti e non

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