La riapertura di ristoranti, bar, cinema, teatri e palestre sarà valutata dal 20 aprile per dare respiro alle attività commerciali, ormai chiuse da mesi. Il nuovo decreto covid scade il 30 aprile ma la maggioranza prevede un piano preciso. Si punta ad una sorta di calendario in cui saranno analizzati i dati delle singole regioni e di conseguenza vedere se sarà possibile riaprire le palestre e i ristoranti.

Il progetto per la riapertura di bar e ristoranti dopo il 20 aprile

Nel nuovo Dpcm covid in vigore dal 6 aprile sono contenute tutte le regole valide fino a fine mese.

Queste prevedono la divisione dell’Italia solo in zona arancione e rossa con l’abolizione della zona gialla. Il 20 di aprile, o al massimo intorno al 26 di aprile, il Governo procederà ad una prima revisione: le regioni virtuose, quelle con i dati in miglioramento (meno di 250 casi su 100mila abitanti) e dove le vaccinazioni procedono a ritmo serrato, potranno sperare nella riapertura dei ristoranti. Ovviamente non la sera ma a pranzo, con orario ridotto fino alle 16 e non alle 18 per evitare assembramenti durante l’orario dell’aperitivo.

Requisiti fondamentali per sperare nell’apertura dei ristoranti è avere Rt inferiore a 1, terapie intensive sotto i livelli di guardia e anziani over 70 messi in sicurezza. A spingere verso l’apertura delle attività sono la Lega, Forza Italia e Italia Viva. E’ però fondamentale capire che l’epidemia non è ancora sotto controllo e il tracciamento continua ad essere l’unica arma per arrivare ad una frenata dei contagi. Il Viminale, intanto, spinge anche per maggiori controlli nelle zone più trafficate e nei luoghi di aggregazione. Per ora, dunque, nessuna apertura dei ristoranti la sera.

Riaperture cinema, palestre e teatri, si valuta a fine aprile

Anche per la riapertura di palestre, piscine, cinema, teatri e musei la valutazione è prevista a fine mese.

A differenza dei ristoranti, infatti, le palestre sono totalmente chiuse da mesi. Per i musei, i cinema e le sale il ministro dei beni Culturali, Dario Franceschini, ha chiesto un incontro con il Cts, il Comitato Tecnico Scientifico. Lo scopo è sottoporre il nuovo protocollo che prevede al massimo 200 persone al chiuso e mille all’aperto, oltre al tampone negativo e l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
Al momento, insomma, la questione è rimandata agli ultimi dieci giorni di aprile. Non sono previsti cambiamenti neppure il 16 come sostengono alcuni fonti di Governo:

“La verifica viene fatta tutte le settimane e certificata anche dalle Regioni, che sono parte integrante della cabina di regia. Ogni valutazione viene dunque fatta settimanalmente e sulla base dei dati epidemiologici”.

Fino a quel momento bar e ristoranti potranno tenere aperti fino alle 22 solo per asporto e domicilio, mentre palestre, piscine e cinema restano chiusi ma sarà sempre possibile fare attività all’aperto in modo individuale.

Vedi anche: Dpcm Draghi aprile: Italia ancora chiusa per un mese, ipotesi riaperture ristoranti a pranzo