Cambiano le regole sul lavoro anti Covid, dopo l’incontro tra governo e parti sociali dello scorso 6 aprile. Nella giornata di martedì l’esecutivo di Mario Draghi e i sindacati hanno sottoscritto due documenti che vanno a definire il nuovo protocollo per la sicurezza sui luoghi del lavoro. Il primo è il “Protocollo per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro”. Il secondo, invece, è il Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro.

Regole sul lavoro Covid, cosa cambia dal mese di aprile

Il documento relativo al Protocollo sulla sicurezza sul luogo di lavoro va a confermare l’obbligo per i dipendenti di indossare le mascherine protettive. Importante anche il punto relativo al rispetto del distanziamento sociale e la sanificazione degli ambienti. Inoltre, all’interno del testo si raccomanda alle aziende l’impiego dello smart working e la riduzione degli spostamenti per quanto concerne le attività produttive.

A proposito di smart working, nella giornata di ieri vi abbiamo presentato un resoconto dettagliato sull’indagine di Duff & Phelps, oltre alle osservazioni di Enrico Rovere, managing director alla Duff & Phelps presso la divisione Valuation Advisory, raccolte dal Corriere della Sera.

Obbligo del tampone per la riammissione al lavoro

Un altro dettaglio aggiunto alle regole sul lavoro anti Covid vi è quello della riammissione al lavoro soltanto dopo ottenuta la negatività al tampone antigenico o molecolare. Il test dovrà svolgersi presso una struttura autorizzata o accreditata presso il servizio sanitario, altrimenti non sarà valido.

Lo stesso discorso vale per i lavoratori che mantengono la positività dopo il ventunesimo giorno: anche per loro è previsto un tampone antigenico o molecolare prima del ritorno al lavoro. Infine, confermata la regola secondo cui un’attività possa essere sospesa nell’eventualità ci si accorga della mancata attuazione del Protocollo.

Una volta sospesa, potrà tornare alla normale attività lavorativa soltanto dopo il ripristino delle condizioni di sicurezza.

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