Le varianti del coronavirus continuano a preoccupare gli esperti, che nell’ottica di evitare una terza ondata, in vista del nuovo Dpcm del 5 marzo, ormai hanno chiaro un solo concetto: non allentare le restrizioni e creare sempre più zone rosse locali. Intanto dal Cts arriverà il nuovo report del fine settimana che decreterà quali sono le Regioni che rischiano di cambiare colore. L’incidenza Covid, infatti, è cresciuta a 135,46 su 100mila abitanti rispetto a 133,13 della settimana precedente.

Le Regioni a rischio zona rossa e arancione

Al momento nessuna Regione si trova in zona rossa mentre sono in zona arancione Abruzzo, Campania, Toscana, Molise, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e le due province autonome di Trento e Bolzano.

Quest’ultima sarà in lockdown fino al 14 marzo. Tutte le altre regioni si trovano in zona gialla ma potrebbe cambiare con il nuovo monitoraggio dell’Iss in arrivo in il 26 febbraio. In linea generale l’aumento dell’Rt interessa tutte le Regioni ma alcune sono ad alto rischio. L’Umbria, ad esempio, rischia il passaggio in zona rossa così come l’Abruzzo, che a causa dei numerosi focolai di variante inglese potrebbe passare alla zona più restrittiva. Molti dubbi su Emilia Romagna e Molise, che se non passeranno alla fascia rossa resteranno comunque in quella arancione per almeno un’altra settimana.
A rischio zona arancione sono le Marche, che già si trovano in una situazione delicata con la provincia di Ancona chiusa fino al 27 febbraio, la Lombardia, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia, che sono riuscite a restare in zona gialla la scorsa settimana. Tutto ciò mentre crescono a dismisura le micro zone rosse locali in tutto il paese.

La classificazione complessiva del rischio

Guardando alla classificazione complessiva del rischio, le Regioni a rischio basso ad oggi sono Calabria, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e Sardegna.

A rischio moderato, troviamo la Basilicata, Campania, Lombardia, Toscana, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia mentre a rischio moderato ad alta probabilità di progressione ci sono Umbria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise e Trentino Alto Adige.
Ad oggi, ma ovviamente è necessario attendere il nuovo monitoraggio dell’ISS, secondo le ipotesi attuali, dalla prossima settimana la zona rossa potrebbe essere occupata da Abruzzo e Umbria, in zona arancione si aggiungerebbero Marche, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, insieme a Campania, Toscana, Emilia Romagna, Molise e Liguria. Restano in zona gialla la Valle D’Aosta, il Lazio, Basilicata, Puglia, Veneto, Calabria, Sicilia e Sardegna. Vedremo nelle prossime ore quale sarà il verdetto.

Vedi anche: Spostamenti e Regioni: cosa si potrà fare fino al 27 marzo e le zone rosse attive

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