Suona come una profezia il rapporto del Global Preparedness Monitoring Board, intitolato “Un mondo a rischio”, presentato nel 2019, in cui poche parole sembrano davvero prevedere quello che sarebbe accaduto poi nel 2020 con il coronavirus. Forse anche in maniera più forte. 

La profezia del Global Preparedness Monitoring Board

Come riporta Business Insider, il rapporto è stato presentato l’anno scorso e alcuni passi sembrano davvero emblematici: esiste una minaccia molto concreta di una pandemia altamente letale di un agente patogeno delle vie respiratorie che potrebbe uccidere dai 50 agli 80 milioni di persone e spazzare via intorno al 5% dell’economia mondiale”.

Per adesso, almeno guardando ai numeri del coronavirus, in Italia si contano più di 500 casi, in Cina 78mila, per un totale, a livello mondiale, di 82mila casi. Dunque ben lontano dagli 80 milioni di persone paventati nel rapporto che comunque sembra, in qualche modo, anticipare un’ipotesi molto grave seppur remota. Il Global Preparedness Monitoring Board è un organismo indipendente copresieduto da Gro Harlem Brundtland, primo ministro della Norvegia, ed Elhadj As Sy, segretario generale della Federazione internazionale delle società di Croce rossa. Presentato nell’autunno scorso, il rapporto fa leva sulle conseguenze catastrofiche di una pandemia di tale portata e sul fatto che il mondo non è pronto, in quanto genera instabilità e insicurezza. 

Di recente anche Bill Gates aveva fatto notizia per una sorta di profezia anticipatoria sul coronavirus. Come avevamo visto nell’articolo La profezia di Bill Gates sul coronavirus: 33 milioni di morti e conseguenze economiche le parole del miliardario sembrano in qualche modo davvero riferirsi al covid 19. 

Le raccomandazioni per evitare conseguenze economiche catastrofiche

Tra le raccomandazioni che vengono fatte, anche per rendere la popolazione partecipe, emerge quella in cui si consiglia ai Governi di impegnarsi per contrastare la diffusione del virus, il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale devono sforzarsi a rispondere in maniera urgente alla pandemia mentre le istituzioni dovrebbero prepararsi al peggio.

Interessante anche il punto in cui si consiglia alle Istituzioni finanziarie e fondi di investimento di incrementare i fondi per sostenere i paesi più poveri. 

Leggi anche: L’helicopter money di Hong Kong contro il coronavirus: soldi gratis ai cittadini

[email protected]