I prezzi delle abitazioni sono cresciuti dell’1,7% nei primi tre mesi del 2020. Lo conferma l’Istat, che certifica dunque la maggiore crescita da nove anni a questa parte. Infatti, era dal 2011 che non si registravano questi dati. E il coronavirus? Al momento, la pandemia di covid-19 ha avuto un impatto negativo soltanto nelle compravendite, crollate del 15,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta, comunque, di un dato parziale, che dovrà essere misurato con il secondo trimestre, quando il virus – soprattutto nel mese di aprile – ha avuto conseguenze ben maggiori rispetto a febbraio e allo stesso mese di marzo (nulle a gennaio e per buona parte del mese successivo).

Indice IPAB: i prezzi delle case in forte ascesa nei primi tre mesi del nuovo anno

L’IPAB (acronimo di indice dei prezzi delle abitazioni, quelle acquistate dagli italiani per andare a vivere o per investimento) ha fatto registrare nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2020 un rialzo media dell’1,7%. Per trovare una crescia così alta dobbiamo riavvolgere il nastro al 2011 (sono trascorsi 9 anni!). Merito – secondo la rilevazione dell’Istat – non solo del prezzo più alto delle nuove abitazione (+0,9), ma soprattutto del costo di quelle già esistenti (+1,9%). Se il primo dato è in lieve calo rispetto a quello fatto segnare nel trimestre precedente (+1,4), si è di fronte a un’accelerata improvvisa sul fronte delle abitazioni già esistenti, a fronte della crescita nulla del quarto trimestre 2019.

Record per il rialzo dei prezzi delle abitazioni esistenti

Nel commentare i dati dell’ultima rilevazione, riferita ai primi tre mesi del 2020, l’Istat segnala che la crescita dei prezzi delle case già esistenti è stata la più alta da quando esiste l’indice IPAB. Allo stesso tempo però, l’Istat si mostra prudente riguardo alla crescita del primo trimestre, dicendo di aspettare i numeri dei trimestri successivi, a partire da quello che includerà i mesi di aprile, maggio e giugno.

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