Una nuova opportunità d’ingresso su ENI. Il titolo non ha bisogno di presentazioni, ma è interessante sapere che il mercato sta dando una seconda chance a tutti gli investitori, soprattutto ai più piccoli.

Di cosa si tratta?

Il titolo, per la seconda volta quest’anno, si trova a dover scontare prezzi decisamente inferiori rispetto al valore ritenuto “corretto”. Ma ancor più interessante è l’analisi del movimento degli Insiders, i quali, verso metà marzo, ne hanno fatto scorte.

Oggi i prezzi sono nuovamente scesi a quei livelli.

Ai livelli, cioè, ritenuti appetibili degli stessi soggetti che, in virtù della loro posizione dirigenziale all’interno della stessa azienda, conoscono, meglio di altri, le condizioni in cui la stessa versa.

Eni, ecco perché possiamo parlare di un investimento di tipo Value

Il Value Investing, in breve, è un tipo di approccio agli investimenti che prevede l’acquisto di titoli solidi e ben capitalizzati, ma sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco (valore ritenuto giusto).

È proprio questo il caso in cui si trova ENI, società con un market cap di 23,2 miliardi di euro, i cui principali azionisti sono niente meno che:

  • Cassa depositi e prestiti S.p.A. (per il 26.2%);
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze (per il 4.34%).

Il titolo ENI, secondo gli analisti di simplywall.st.com, ai prezzi odierni è da ritenersi sottovalutato di circa il 31% rispetto al suo Fair Value (stima del valore del prezzo delle azioni in base ai flussi di cassa futuri stimati).

Ma non è tutto, come già detto in apertura, questa settimana i prezzi del titolo hanno segnato 6.50 euro ad azione, prezzi già battuti a marzo in pieno periodo panic selling. Periodo nel quale 2 grandi insiders hanno fatto scorta del titolo.

Segui gli insider e copiali

Verso metà marzo, in pieno panic selling da coronavirus e da lockdown, i prezzi di Eni sono letteralmente crollati, fino a raggiungere il minimo del 16 marzo, in area 5,91.

Un ribasso di circa il 57% rispetto al precedente massimo di inizio anno, in area 13,50.

Un crollo (seppur giustificato dalle dinamiche di mercato che hanno fortemente penalizzato soprattutto i petroliferi) che forse è andato ben al di sotto del valore intrinseco dello stesso titolo.

Se ne sono accorti due importanti attori della società: Emma Marcegaglia (presidente di Eni dal 2014 al 2020) e Claudio Descalzi (amministratore delegato di Eni dal 9 maggio 2014).

I due, a partire dal 11 marzo 2020, in pieno mercato orso, hanno acquistato diverse quote dello stesso titolo.

Gli ingressi degli Insider

Emma Marcegaglia ha suddiviso i suoi ingressi in tre tranches, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro:

  • 11 Marzo – 4.800 azioni al prezzo massimo di 8,30 euro ad azione, per un valore totale di 39.593 euro;
  • 13 Marzo – 7.200 azioni al prezzo massimo di 7,77 euro ad azione, per un valore totale di 55.940 euro;
  • 17 Marzo – 15.000 azioni al prezzo massimo di 6.52 euro ad azione, per un valore totale di 96.426 euro.

Il CEO di ENI, Claudio Descalzi, invece, in data 20 marzo 2020, ha acquistato 29.300 azioni al prezzo massimo di 6,77 euro ad azione, per un valore totale di 198.217 euro.

I due, come si dice in questi casi, hanno fatto shopping in un periodo di saldi.

Oggi, i prezzi di ENI sono tornati a quei livelli, circa 6,50 euro ad azione. Tra l’altro, il titolo si trova in prossimità di un importantissimo supporto in area 5.84.

In conclusione, oggi il mercato ci sta dando una seconda chance per acquistare un titolo importante e allo stesso tempo sottovalutato (approccio di tipo Value) proprio come un vero insider.

Nota Bene

Il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale.

Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento 

Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore.

Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Articoli correlati

Mercati finanziari, il Cigno nero e la prevedibilità dell’imprevedibile

EUR/USD: titoli di coda di un breve ma intenso rialzo? Diversi segnali confermano l’imminente inversione

Cambio euro-dollaro sempre più giù, cade insieme a oro e petrolio: cosa succede?