La pandemia di coronavirus ha spinto molti italiani a rivedere i propri stili di vita e consumi. Ad avere una enorme crescita è stato anche il business legato agli animali domestici e determinato sicuramente alla decisione di molti italiani di adottare un animale. 

Il successo della Pet Economy

Durante il lockdown, complice il maggior tempo passato in casa, moltissime persone hanno deciso di adottare un cane o un gatto e di conseguenza è cresciuto il giro d’affari che gravita intorno al pet food ma in generale anche prodotti dedicati come giochi, toeletta e cucce.

 

Durante il lockdown, secondo una ricerca di Assalco Zoomark 2020, gli italiani hanno fatto scorte di cibo per cani e gatti, un pò come era accaduto con il cibo e i generi alimentari per gli umani. Si è così registrato un forte aumento fino al 220% rispetto a marzo 2019 delle vendite online di prodotti per animali. La stessa cosa è accaduta negli Usa, dove i prodotti per animali ha visto una crescita consistente da marzo a luglio.

Dal coronavirus alla Pet Economy

In un primo momento, ad aumentare sono state le vendite di cibo e lettiere, mentre da luglio hanno subito dei forti incrementi anche prodotti per arredo, giochi e igiene. Come scrive Businnes Insider, che ha riportato le parole di Chris Rowland della catena Pet Supplies: 

“Lo avevamo già visto dopo l’11 settembre: quando c’è una situazione di instabilità, la gente tende a rifugiarsi in casa e fa di tutto per rendere il suo nido un posto confortevole. Per questo le persone comprano o adottano più animali e li coccolano di più”.

Le aziende che producono cibo per animali, ma anche giocattoli, accessori, prodotti per l’igiene e via dicendo, hanno visto crescere molto le vendite negli ultimi mesi. Un segno chiaro che la pandemia ha cambiato le carte in tavola e trasformato i consumi degli italiani.

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