Pepsi (Pan European Payment System Initiative) è il nome assegnato al progetto dell’Unione europea per la creazione di un circuito alternativo a Visa, MasterCard e gli altri colossi tech nel mondo dei sistemi di pagamento. L’iniziativa coinvolgerebbe 20 grandi banche europee, secondo le indiscrezioni rilanciate da Radiocor24 e dall’agenzia Afp. Il nuovo circuito funzionerebbe su tutto il territorio Ue e sarebbe sostenuto anche dalla Bce (Banca centrale europea). L’obiettivo è di acquisire un’autonomia nel settore dei pagamenti, lanciando di fatto la sfida non soltanto ai circuiti più famosi Visa e MasterCard (entrambi degli Stati Uniti d’America), ma anche ai colossi del tech quali Google, PayPal (sempre USA) e alle piattaforme WeChat Play e Alipay (Cina).

Progetto “molto serio”

Il sistema Pepsi è “molto serio”, stando alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Carlo Bovero, responsabile delle sezioni Retail Payments e Global Cards dell’istituto francese Bnp Paribas. Il virgolettato è stato ripreso da Radiocor24. Sempre stando al resoconto firmato dall’agenzia stampa del Sole 24 Ore, Bovero ha aggiunto che le discussioni sono ancora in corso tra quelle che sono le principali banche d’Europa. Qualora andasse in porto, il progetto Pan European System Initiative permetterebbe ai cittadini dell’Unione europea di utilizzare all’interno dell’area Ue un circuito alternativo a quello offerto da Visa e MasterCard per il pagamento, oltre a rendere superfluo l’utilizzo di Google Pay, Apple Pay e PayPal.

Il precedente

Non è la prima volta che le banche dell’Unione europea si trovano a parlare di un sistema di pagamento alternativo ai colossi statunitensi (e ora anche cinesi, come dimostrano le piattaforme Alipay e WeChat Play). In passato, infatti, ci fu l’ipotesi Monnet, un progetto che prevedeva l’istituzione di un circuito di pagamento autonomo per gli abitanti dell’Unione europea all’interno del territorio Ue.

Alla fine però non se ne fece più nulla, a causa di alcune opposizioni provenienti dal mondo della politica. Le discussioni su Monnet risalgono al 2011.

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