Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha riportato in auge il lavoro dei Vigili del Fuoco, una categoria spesso bistrattata nonostante i rischi connessi, soprattutto dal punto di vista di pensioni e stipendi. La realtà è che quando accadono fatti gravi come quello di Genova in ultimo, i Vigili del Fuoco lavorano fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e vengono innalzati ad eroi per poi tornare in un angolo una volta che l’emergenza è terminata. A chiedere parità di trattamento è il Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, secondo cui i pompieri prenderebbero 300 euro in meno rispetto agli altri corpi della polizia.

Si chiede dunque parità di trattamento per un mestiere che ogni volta mette a rischio vite umane.

Stipendi e pensioni come la Polizia per i Vigili del Fuoco

A chiedere a gran voce parità di trattamento è Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo, che si è rivolto direttamente a Salvini nel denunciare la situazione dei vigili che non vogliono degli extra ma solamente un trattamento equo. “Non un centesimo di più degli altri corpi dello Stato, non aumenti o privilegi ma parità di trattamento e di dignità! Finora i politici, dopo le lodi delle emergenze ci hanno sempre dimenticati. Il ministro Salvini dimostri che è un governo del cambiamento anche in questo: azzeri definitivamente le differenze di stipendi e pensioni tra i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato già nella prossima legge di bilancio.Non possiamo attendere oltre poiché siamo da decenni sottopagati con 300 euro in meno al mese rispetto a un poliziotto e, rispetto a loro, abbiamo un meccanismo penalizzante per il calcolo dell’importo delle pensioni. Meritiamo lo stesso rispetto e con urgenza”. Si chiede dunque parità di trattamento alla luce delle parole di Salvini ad Agorà Estate dove ha rivelato di voler varare un piano straordinario di assunzioni per 1.500 Vigili del Fuoco anche in merito agli stipendi.

Categoria a rischio e future assunzioni

Particolare attenzione è stata posta ai comandi a rischio di Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, quelli che hanno inviato 340 uomini per il salvataggio e le ricerche dei dispersi dopo il crollo, già in difficoltà per le carenze estive dovute alle ferie e le poche assunzioni. Come ha fatto notare il sindacato “Possibile che per risparmiare qualche decina di euro pro-capite si lasciano i comandi del nord Italia, già carenti di personale, in ulteriore sofferenza ?”. Parole che non sono passate inosservate, il ministro Salvini infatti,  dal Caffè della Versiliana, ha annunciato: “Abbiamo già trovato i soldi per assumere 1500 nuovi vigili del fuoco e per rinnovare loro mezzi”.

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