E’ il punto di forza della campagna elettorale di Berlusconi: pensione minima di 1000 euro, anche per le casalinghe. Il leader di Forza Italia ha annunciato che, in caso di vittoria alle prossime elezioni, il suo primo impegno sarà quello di aumentare come importo della pensione minima 1000 euro a tutti i pensionati, incluse le donne e le mamme casalinghe che hanno dedicato la vita alla casa e alla famiglia. Parole che rimbalzano in rete in questi giorni con titoli a caratteri cubitali.

Ma noi non vogliamo analizzare le parole, bensì i dati. Ecco perché ci focalizzeremo sui numeri di questa proposta: quanto costerebbe?

Mille euro per tutti, pensione minima raddoppiata: ma chi paga?

La proposta di Berlusconi è chiara “Riteniamo moralmente indispensabile e doveroso aumentare i minimi pensionistici a 1000 euro al mese per tredici mensilità, ciò deve valere anche per le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere la possibilità di trascorrere una vecchiaia serena e dignitosa”.
Portare tutte le pensioni a mille euro significa non solo praticamente raddoppiare le minime, attualmente inferiori a 500 euro (ovvero circa 2 milioni di assegni), ma anche tutte quelle che oggi sono al di sotto dei 1000 euro. Stando ai dati dello scorso anno i pensionati italiani che superano i 750 euro al mese sono il 63,4% del totale, quindi più di 10 milioni a fronte di un totale di circa 18 milioni.

Pensione minima 1000 euro per le casalinghe: quanto costa

E ai 18 milioni di pensionati di cui sopra bisognerebbe aggiungere dunque le casalinghe. In Italia ad oggi sono circa 500 mila le donne che non lavorano e si dedicano a tempo pieno alla famiglia e alla casa. Difficile dire se tutte rientrerebbero nel sistema previdenziale perché non sono stati resi noti i requisiti per l’eventuale pensione casalinghe annunciata da Berlusconi.
Difficile in ogni caso pensare che la spesa necessaria per una simile manovra: pensione minima a mille euro, casalinghe incluse, sia inferiore ai 20 miliardi di euro (anche se l’ex premier ne ha stimati un terzo).

La pensione minima a 1000 euro spaventa meno del bonus Renzi ai pensionati?

Del resto per smentire la cifra ventilata da Berlusconi, che ha parlato appunto di 7 miliardi, basta ricordare il costo che frenò Renzi dall’estendere il bonus Irpef alle pensioni: se aumentare le pensioni minime di 80 euro al mese sarebbe costato 2 miliardi l’anno chiaramente i conti non tornano e anche 20 miliardi non sembrano sufficienti a dire il vero.

Aldilà di quelle che sono le considerazioni di opportunità politica di una misura simile è bene quindi soffermarsi sulle cifre per verificarne l’effettiva concretezza.