Passaporto vaccinale per andare al ristorante e capienza degli stadi ridotta. Il tema di questi giorni è molto caldo: si parla della riapertura di ristoranti, bar, cinema e tutte quelle attività ormai chiuse da mesi a causa del coronavirus mentre gli imprenditori sono sul piede di guerra e sono persino scesi in campo per chiedere una data di apertura. Nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi di un calendario preciso e intanto sta facendo scalpore l’idea di proporre il Green Pass o passaporto vaccinale anche per andare al ristorante.

Al ristorante con il Green Pass

Del passaporto vaccinale per viaggiare si sta discutendo da mesi, anche se ancora non ci sono certezze in merito. Negli ultimi giorni sta prendendo corpo l’idea di introdurre un certificato vaccinale anche per andare al ristorante. A prendere parola in merito è stato anche Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova, che al quotidiano Open ha parlato della necessità di riaprire gradualmente:

“Bisognerebbe spostare il coprifuoco in avanti di due ore, magari portandolo dalle 22 alle 24. Si potrebbe usare anche il green pass visto che abbiamo già milioni di persone vaccinate. Chi ha già ricevuto il vaccino o esibisce un tampone negativo, ad esempio, potrebbe sedersi anche all’interno così da ridurre al minimo i rischi”

L’idea, insomma, sarebbe quella di permettere ai ristoranti di riaprire con tavoli all’aperto e consentire a chi si è vaccinato o chi presenta un tampone negativo di sedersi anche all’interno. Maggio sarà davvero il mese delle riaperture e per questo motivo è fondamentale capire bene come procedere. Bassetti ha parlato anche della riapertura di teatri e cinema ipotizzando spettacoli all’aperto con distanziamento e tampone negativo o vaccinazione per poter puntare al 20% di riempimento in più. Stessa cosa per gli stadi.

Passaporto vaccinale per andare al ristorante, le polemiche 

L’idea di proporre un digital green pass per tornare al ristorante o nei locali pubblici sembra essere stata accolta in parte in modo favorevole da Enrico Calvi, presidente di Fipe-Confcommercio della provincia di Imperia. In tal senso potrebbe essere un ottimo punto di partenza per ripartire. Altre ipotesi possibili riguardano delle zone covid free da creare all’interno dei ristoranti e altre dove, invece, sarà obbligatorio rispettare il distanziamento.

Ovviamente, non sono mancate le polemiche. Infatti, in questo modo si andrebbero a creare delle discriminazioni per coloro che ancora non hanno ottenuto il vaccino. A giugno, o comunque durante i mesi estivi, ancora gran parte della popolazione non sarà vaccinata. L’idea del tampone molecolare non è molto pratica, ecco spiegato il motivo per cui l’idea di un passaporto vaccinale per andare al ristorante ha fatto storcere il naso a molti.

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