La rivista mensile francese 60 Million de consommateurs ha condotto un’analisi su dodici tra le marche più importanti in circolazione di pannolini per bambini usa e getta ed ha rivelato che al loro interno vi sono tracce di sostanze tossiche come il glifosato e la diossina. Non è la prima volta che la Francia affronta tale problema. Lo scorso anno, infatti, si era scoperto che i Pampers contenevano gli IPA ovvero delle sostanze derivanti da petrolio e classificate dalla Ue come sostanze cancerogene.

Pannolini usa e getta contengono sostanze cancerogene: dieci le marche a rischio, eccole

60 Millions de consommateurs ha condotto un’analisi su dodici prodotti di marche di pannolini, leader nel settore come Pampers e Carrefour, ed ha rivelato che in essi sono contenute delle sostanze nocive per i  bimbi. I dodici prodotti sui quali è stata effettuata l’indagine sono i seguenti: Mots d’enfants (Marque repère / Leclerc),  Mots d’enfants écologique (Marque repère/Leclerc), Love&Green écologique, Toujours (Lidl), Naty by nature babycare, Pampers active fit, Pampers premium protection,  Pampers simply dry, Pampers baby dry, Carrefour baby, Carrefour baby éco planet e Pommette agility dry.

In essi sono stati trovati residui di glifosato che è un erbicida molto diffuso in natura ed altri pesticidi che in alcuni casi sono classificati come “cancerogeni possibili o probabili” dalla Ue. Sono state individuate anche tracce di diossina e di IPA ovvero idrocarburi policiclici aromatici. Le concentrazioni di tali sostanze, comunque, rimangono al di sotto delle soglie fissate dalla normativa europea ma, secondo la rivista francese, si potrebbe fare di meglio evitando la loro comparsa seppur minima.  Dei nomi su citati, infatti, due appaiono puliti ed essi sono i Mots d’enfants (Marque repère / Leclerc) e i Love&Green ècologique. Tutti gli altri risultano insufficienti o addirittura pessimi.

Dopo la segnalazione cosa è accaduto?

Dopo tale segnalazione, alcuni ministeri francesi, come quello dell’ambiente e della salute, immediatamente hanno contattato l’Agenzia per la sicurezza nazionale per far sì che la supervisione dei metodi di produzione e di composizione dei pannolini venga migliorata.

La Royal, poi, quando è scoppiato il caso, ha invitato la Commissione Europea ad adottare tutte le misure necessarie affinché le sostanze potenzialmente cancerogene, anche se  minime, vengano eliminate definitivamente dai leader del settore.

Pampers si difende

Già l’anno scorso i pannolini erano finiti nel mirino e in particolar modo i Pampers che, secondo quanto pubblicato dal quotidiano Le Parissienne, contenevano derivati del petrolio ovvero gli IPA, classificati dalla Ue come sostanze cancerogene. Inoltre, i pannolini, sempre secondo il quotidiano, contenevano anche benzo-antracene e crisene per renderli meno irritanti ed evitare inoltre gli arrossamenti sulla pelle. La Pampers si è però difesa ed ha affermato di non usare sostanze tossiche. Il noto marchio ha poi comunicato di essere a disposizione di chiunque voglia chiarimenti in merito alle sostanze utilizzate nella realizzazione dei pannolini. Leggete anche: Acqua minerale, mercato in crescita, l’Italia è il paese che ne consuma di più ma cosa beviamo?.