Schemaquarantatrè (BidCo) ha lanciato un’Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA) totalitaria sulle rimanenti azioni di Atlantia, la holding controllata dalla famiglia Benetton con il 33,1% del capitale attraverso Edizione. Saranno offerti 23 euro per ciascuna azione portata in adesione, a cui si aggiunge il dividendo di 0,74 euro del dividendo fissato per il 2022. Pertanto, gli azionisti che aderiranno all’offerta riceveranno complessivamente 23,74 euro per azione. L’operazione si rivolge anche a tutte le azioni proprie di Atlantia, ad esclusione delle 273.341.000 in possesso di Sintonia.

L’obiettivo dell’OPA su Atlantia è di effettuarne il delisting da Euronext Milan al raggiungimento di oltre il 90% del capitale in adesione. A questi prezzi, l’offerta riconosce un premio del 5,3% sul prezzo del titolo al termine della seduta del 13 aprile 2022; del 24,4% rispetto al 5 aprile; del 40,8%, 36,3%, 35,2% e 30,9% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi nei 12, 6, 3 e 1 mesi precedenti all’annuncio dell’offerta.

Schemaquarantatrè risulta essere una società controllata per il 65% da Sintonia, società a sua volta interamente controllata da Edizione, la holding della famiglia Benetton; per il restante 35% è partecipata da Investor SPV1 e Investor SPV2, veicoli riconducibili al fondo d’investimento americano Blackstone. Fondazione Crt si è impegnata a portare in adesione all’OPA le sue 6,25 milioni di azioni Atlantia, pari allo 0,76% dell’intero capitale. Nel caso di esito positivo dell’operazione, essa utilizzerà i proventi così ottenuti per sottoscrivere le azioni di Schemaquarantadue S.p.A., società controllante di Schemaquarantatrè, alle stesse condizioni di Blackstone.

Offerta su azioni Atlantia da 12,7 miliardi

Nel caso in cui tutti gli azionisti diversi da Edizione aderissero all’offerta, il controvalore di quest’ultima ammonterebbe a 12,7 miliardi di euro. Di questi, 4,48 miliardi arriveranno da Blackstone attraverso un aumento di capitale e altri apporti di capitale, mentre un pool di banche si è impegnato a finanziare l’operazione per 8,225 miliardi.

Tornando al delisting, esso arriverà qualora l’OPA su Atlantia riuscisse ad attirare in adesione oltre il 90% del capitale.

A quel punto, il titolo sarà ritirato dalla borsa e non risulterà più negoziabile sui mercati regolamentati. E’ uno scenario a cui gli azionisti di minoranza devono porre attenzione per non ritrovarsi in futuro in difficoltà. In effetti, sarebbe per loro molto complicato poter rivendere le azioni prontamente e ai prezzi desiderati, non essendovi un mercato in cui farlo. Verosimilmente, dovrebbero contattare personalmente eventuali terzi interessati ad accollarsi il titolo divenuto oramai illiquido.

E’ probabile, quindi, che le azioni non portate in adesione saranno eventualmente oggetto di una nuova offerta da parte di Schemaquarantatrè, così da consentire agli ultimi soci rimasti di uscire dal capitale senza problemi. Le azioni Atlantia chiudevano mercoledì scorso, giorno in cui è avvenuta l’ufficializzazione dell’OPA, a 21,89 euro. Inevitabile l’impennata nel corso della seduta successiva, dato che il prezzo si è subito adeguato a quello proposto dall’offerta.

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