Il governo del premier Giuseppe Conte si appresta a varare il nuovo Dpcm per contrastare la ripresa del coronavirus. Nelle ultime ore erano trapelate svariate indicazioni sul fatto che l’esecutivo avrebbe di nuovo ordinato una chiusura forzata per bar e ristoranti, come accaduto tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, nel periodo in cui l’Italia si era trovata in ginocchio di fronte all’avanzata dell’epidemia.

A smentire tali voci ci hanno pensato nella serata di ieri fonti vicine a Palazzo Chigi, riprese sia dall’agenzia Adnkronos che dal Corriere della Sera.

Per il momento, dunque, gli esercizi commerciali come bar e ristoranti mantengono la facoltà di restare aperti e stabilire in autonomia un orario di chiusura.

Rimane il divieto di assembramento fuori dai locali

Se bar e ristoranti continueranno dunque a godere delle libertà concesse con la fase 3, il nuovo Dpcm confermerà allo stesso tempo il divieto di assembramento fuori dai locali. Ricorderete come in passato, in concomitanza con l’avvio della fase 2 a inizio maggio, c’erano state numerose polemiche su questo punto, con le immagini e i filmati che riprendevano la movida di alcune città italiane diventati presto virali non soltanto nel nostro Paese ma anche nel resto d’Europa.

Mascherine obbligatorie all’aperto a tutte le ore del giorno

La principale novità del nuovo Dpcm del governo Giuseppe Conte riguarda l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto a tutte le ore del giorno e in qualsiasi luogo, non soltanto nei posti dove si ritiene impossibile far rispettare il metro di distanza con le altre persone. Prima del Dpcm, invece, l’esecutivo aveva stabilito l’obbligo dalle 18:00 alle 6 del mattino del giorno seguente.

La decisione inserita nel Dpcm segue l’iniziativa presa in autonomia già da cinque regioni italiane in queste ultime settimane: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio e Sicilia (ve ne abbiamo parlato in un nostro approfondimento nella giornata di ieri).

Vedi anche: Mascherine all’aperto, le regioni dove è obbligatorio indossarle

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