Si deciderà oggi il destino dell’Italia a Natale con tre scenari possibili che andranno a modificare l’ultimo Dpcm del 3 dicembre. Lo scopo è evitare una terza ondata subito, dopo le immagini dello scorso weekend in cui folle di persone passeggiavano nelle città.

Quali sono i tre scenari possibili?

Durante la giornata di oggi si dovrebbe anche decidere in merito alle deroghe per gli spostamenti dei piccoli Comuni. Tra le ipotesi il permesso per i Comuni con meno di 5mila abitanti di spostarsi entro 30 km ma ancora, anche su questo punto, non è chiaro come agirà il Governo.

 

Per quanto riguarda gli altri scenari possibili, al momento questi sono tre e prevedono: 

  • Una zona arancione a livello nazionale dal 24 dicembre al 1 gennaio in cui saranno chiusi bar, ristoranti anche a pranzo e divieto di spostarsi dal proprio Comune
  • Una grande zona rossa il 24, 25, 26, 27 dicembre e dal 31 dicembre al 1 gennaio e ancora il 5 e 6 gennaio. In cui non sarà nemmeno possibile uscire da casa se non per motivi di necessità e salute o lavoro. Sarà tutto chiuso, anche ristoranti e negozi. 
  • Una zona tutta arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio con il coprifuoco dalle ore 20. Anche in questo caso non sarà possibile spostarsi dal proprio Comune se non per necessità.

Cts preoccupato per la situazione attuale

Il Cts, intanto, si è detto molto preoccupato per la situazione che si è creata e per questo le nuove misure, alla luce dei fatti, sembra l’unica soluzione per scongiurare subito una terza ondata.

“E’ tempo di scelte rigorose di governo e Parlamento: solo regole più restrittive durante le festività potranno evitare una terza ondata di contagi. Per noi che abbiamo responsabilità istituzionali è un dovere intervenire oggi senza esitazioni per salvare vite umane domani” ha scritto su Twitter Dario Franceschini, anticipando di fatto la nuova stretta che potrebbe già iniziare da questo fine settimana, quando erano previsti gli spostamenti di massa per fare ritorno a casa durante le vacanze.

Vedi anche: Lockdown dal 24 dicembre al 6 gennaio? Le ultime ipotesi in campo

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