Da oggi, 12 ottobre, cambia tutto per i carburanti. I nomi di benzina, diesel, metano e Gpl che abbiamo visto fino ad oggi andranno in pensione secondo quanto predisposto dall’art. 7 della Direttiva DAFI  2014/94/UE sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi recepito in Italia con un decreto legislativo del 2017. Per identificare i carburanti al distributore d’ora in avanti bisognerà adattarsi alle nuove etichette che saranno valide in tutta la Ue, oltre che in Islanda, Liechtenstein, Norvegia,Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia.

Quali sono i veicoli interessati dalle nuove etichette

L’Unione Europea ha incaricato il Comitato Europeo di Normazione (CEN) di realizzare un’etichettatura standard per carburanti liquidi e gassosi in modo da permettere agli automobilisti di scegliere correttamente il carburante adatto. Per chi possiede già un veicolo non cambierà nulla, a parte che le etichette saranno visibili nei concessionari e nelle pompe di distribuzione del carburante. Per i nuovi veicoli la nuova etichettatura riguarda quelli immatricolati o immessi sul mercato a partire da oggi, 12 ottobre. I nuovi bollini interessano quindi i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, autovetture, veicoli commerciali leggeri e pesanti, autobus e si troveranno o nel manuale elettronico o nel tappo o sportello del serbatoio.

Oltre che nei nuovi veicoli le etichette saranno presenti nei distributori e sulla pompa utilizzata per fare rifornimento oltre che nei concessionari e saloni.

Tutte le informazioni sulle etichette e come riconoscere i bollini del carburante in vigore da oggi si trovano in quest’articolo: Etichette carburante, nuovi nomi benzina, diesel: cosa cambia dal 12 ottobre e come riconoscere i simboli europei

Ricordiamo che il bollino cambia in base al tipo di carburante: E e di forma circolare per la benzina, quadrata e con le lettere B e XTL per il gasolio e a forma di rombo carburanti gassosi con le sigle H2 (idrogeno), CNG (gas naturale compresso), LPG (Gpl) e LNG (gas naturale liquefatto).

Un sistema simile è previsto in futuro per i veicoli elettrici, ibridi plug-in.

Cosa cambierà per gli automobilisti con i nuovi nomi

Gli automobilisti non devono temere di confondersi visto che le nuove etichette saranno affiancate da quelle tradizionali come sottolinea l’Unione Petrolifera: “Inoltre, il numero indicante la percentuale di biocarburante potrà trovarsi solo nelle pompe del gasolio”. Alberto Musso, responsabile area tecnica dell’Anfia, ricorda che gli automobilisti dovranno”controllare il tipo di combustibile del proprio veicolo, per poterlo associare immediatamente con quello dell’impianto di distribuzione. Per i veicoli immatricolati prima dell’entrata in vigore della normativa, basterà consultare il manuale del veicolo”.

Secondo quanto si legge in un documento di Anfia, Up, Confindustria Ancma e Assopetroli: “L’etichetta vuole essere semplicemente uno strumento visivo che aiuti i consumatori nella scelta del carburante appropriato per il proprio veicolo”.