Netflix ha due problemi da non sottovalutare. Da un lato i conti che non sembrano soddisfare appieno gli analisti, dall’altro la concorrenza, che potrebbe spingere il colosso a dover diversificare la propria offerta o meglio arricchirla con nuovi servizi. 

Netflix e la pubblicità

Come scrive Business Insider in un recente articolo, infatti, gli abbonati potrebbero non bastare più alla nota società e lo dimostrerebbe un documento della Consob americana secondo cui a spendere di più, mediamente 13,08 dollari mensili, sono gli americani, 67 milioni di consumatori ma con un tasso di crescita in calo.

In sostanza Netflix, guardando alle ipotesi in gioco, potrebbe, ad esempio, affiancare qualche forma di pubblicità tradizionale per sostenersi. 

Una qualche mossa potrebbe essere necessaria anche guardando ai maggiori competitor di Netflix come Disney ed Amazon, che possono continuare a finanziarsi grazie ad altri settori, nel caso di Disney, ad esempio, con i parchi. Netflix, invece, avendo una sola fonte di ricavi, rischierebbe seriamente di perdere appeal e di conseguenza il calo del prezzo delle azioni, il che significherebbe rendere più difficile finanziarsi e quindi produrre nuove serie. 

Le soluzioni

La pubblicità in sostanza resterebbe la sola alternativa per non perdere potere, considerando che nell’ultimo anno Netflix ha provato ad offrire pacchetti economici in alcuni paesi asiatici facendo aumentare il numero di abbonati ma non i ricavi. Secondo Nomura, infatti, se Netflix a partire dal prossimo anno introducesse un modello stile Spotify potrebbe già incassare un miliardo di dollari dalla pubblicità. 

Interessanti le parole di Roberto Verganti, professore di Leadership e Innovation alla School of Management del Politecnico di Milano, riportate da Business Insider: per aumentare il fatturato Netflix è condannata a fornire nuovi servizi, magari attraverso abbonamenti premium o simili. Nel frattempo deve continuare a produrre contenuti di successo prendendo tutti i rischi necessari”.

Leggi anche: Apple e la nuova Netflix dei giornali: come sarà il nuovo rivoluzionario servizio della casa di Cupertino

Per rettifiche, domande, informazioni o comunicati stampa scrivete a [email protected]