E’ bastata una notizia in arrivo dalla Danimarca per stuzzicare le fantasie più nascoste degli italiani in fatto di casa. Nordea Bank ha annunciato, infatti, che concederà alla clientela mutui a 20 a tasso zero e ha già provveduto a modificare i prospetti informativi per rendere possibile l’erogazione di mutui casa a 30 anni a tassi negativi. In pratica, nello stato scandinavo le famiglie saranno in grado di prendere denaro gratis in prestito per comprare un immobile e forse tra non molto potranno persino farselo prestare ed essere pagati dalla propria banca per farlo.

E in Italia?

Mutui casa a 20 anni a interessi zero, comprare casa senza interessi diventa realtà

Da noi, i tassi fissi sono agganciati all’Eurirs, che alle varie scadenze rende ai minimi storici. Per un mutuo a 20 anni, la base di partenza è crollata ad appena lo 0,27%, -1,15% in un anno. Pertanto, anche a fronte di spread ritoccati all’insù negli ultimi mesi, le banche per i mutui migliori ad oggi disponibili sul mercato riescono a prestare denaro a meno dell’1% sul tratto a 20 anni. Pochissimo, ma non certo il tasso zero sognato. E meno che mai negativo.

Tassi negativi sui mutui anche in Italia?

I tassi negativi sui mutui, se mai arriveranno davvero in Danimarca, saranno possibili grazie al fatto che le erogazioni delle banche vengono coperte dall’emissione di apposite obbligazioni garantite dalle ipoteche sugli immobili stessi acquistati dai clienti. Poiché i titoli del debito in Europa rendono ormai negativamente per grossa parte, gli obbligazionisti danesi sono costretti a subirne le conseguenze e, addirittura, Jyske ha già annunciato l’emissione di un bond a 10 anni con cedola negativa.

In questo modo, le banche danesi riescono a guadagnare pur con tassi azzerati, visto che prendono denaro a loro volta in prestito dal mercato a rendimenti ancora più bassi.

In teoria, questo meccanismo consentirebbe loro anche di erogare mutui a tassi leggermente negativi. In Italia, le banche si finanziano essenzialmente tramite i depositi delle famiglie. Per quanto non vengano da tempo remunerati, essendo i tassi applicati sui conti correnti e depositi uguali a zero, non prevedono l’imposizione di interessi negativi, i quali metterebbero in fuga i risparmiatori. Nessuno terrebbe verosimilmente i propri denari in banca, se generassero perdite automatiche. Per intenderci, i mutui casa in Italia sui tassi avrebbero un “floor”, al di sotto del quale non riuscirebbero a scendere.

Mutui contagiati dai tassi negativi, gli interessi crollano e alleggeriscono le rate

Solo se effettivamente le banche italiane fossero nelle condizioni di imporre tassi negativi sui conti dei clienti, come succede di questi tempi in Svizzera, i mutui da loro erogati finirebbero per costare finanche zero con il tempo e magari a esitare tassi negativi, sempre che le condizioni del mercato andassero in quella direzione. Tuttavia, ad oggi un simile scenario non ha attecchito nemmeno in Germania, patria dei rendimenti negativi. Figuriamoci in Italia, i cui BTp risultano ancora i più appetibili dell’Eurozona dopo i bond della Grecia. Ad ogni modo, non sarebbe nemmeno auspicabile che le banche ci comunicassero tassi negativi sui circa 1.500 miliardi di euro di risparmi parcheggiati dai clienti presso i loro conti. Sarebbe un massacro per i risparmiatori, anche se sorriderebbero con ogni probabilità i titolari di un mutuo casa, esentati dal pagare gli interessi o, in casi estremi, pagati per indebitarsi.

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