Qual è stato l’impatto della pandemia sulle multinazionali nell’ultimo anno? Il recente report dell’Area studi Mediobanca ha analizzato i bilanci del 2020 delle multinazionali con ricavi superiori ai 3 miliardi di euro, soffermandosi in particolare sul quarto trimestre. Sugli scudi il websoft e la grande distribuzione, ma anche l’industria farmaceutica e – a sorpresa – l’automotive.

Crescita record per Nintendo

La società giapponese Nintendo ha fatto registrare una crescita record del 37,9%, piazzandosi davanti ai due colossi dell’e-commerce Amazon (+37,6%) e Alibaba (+27,4%).

Quarto posto per Netflix (+24%), la piattaforma di intrattenimento statunitense. D’altronde è la stessa fotografia già scattata a inizio pandemia: la gente sta a casa, i bambini giocano, gli adulti acquistano online e trascorrono la maggior parte del loro tempo davanti alla televisione e al proprio smartphone.

Come si sono comportate le società in Borsa

Al primo posto i big dell’elettronica, che nell’ultimo trimestre del 2020 hanno guadagnato il 41,9%. Al secondo posto le aziende dell’automotive, spinte soprattutto da auto elettrica e merger, con un aumento del 39% (a fronte di un calo del 36,9% nei primi tre mesi dell’anno). Terzo posto per le società del websoft, la cui crescita dall’inizio di ottobre alla fine di dicembre è stimata al 37,4%. Chiudono in rialzo anche le industrie della moda: nel quarto trimestre dello scorso anno sono riuscite ad aumentare complessivamente la loro capitalizzazione del 14,5%.

Il contributo delle websoft ai dati sull’occupazione

Un altro tema delicato riguarda i dati sull’occupazione. Nell’arco di tutto il 2020, se si prende in considerazione il numero degli occupati nelle sole 200 multinazionali interessate dal report di Mediobanca, il dato dei dipendenti è in crescita dell’1,5%. Tale percentuale però è influenzata dalla crescita record della forza lavoro delle società del web e del software, aumentata del 29,6% (a cui ha contribuito in maniera determinante Amazon, che ha visto il numero di occupati crescere del 63%).

Senza di loro, dati alla mano, la variazione sarebbe stata negativa: -1,3% su base annua.

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