Se non ci saranno intoppi, da luglio anche in Italia debutterà la lotteria degli scontrini, pensata già nel 2017 e che prende ispirazione da iniziative simili realizzate in Cina e Portogallo contro l’evasione fiscale. Grazie allo scontrino elettronico, divenuto obbligatorio da inizio anno, il cliente potrà partecipare alle estrazioni a premi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che si terranno ogni tre mesi e ogni anno, come vedremo. Per farlo, dovrà fornire al negoziante che emette lo scontrino il codice lotteria, che si ottiene iscrivendosi al sito della suddetta agenzia, il quale rilascerà il “QR Code”.

Lotteria degli scontrini, ecco le regole

Prima ancora che lo scontrino venga battuto, il cliente dovrà fornire al negoziante il suo codice lotteria attraverso lo smartphone, così che l’emissione avvenga associando il documento commerciale al numero utile per la partecipazione all’estrazione. E così, quando lo scontrino elettronico verrà spedito all’Agenzia delle Entrate, quest’ultima si occuperà di trasmettere tutte le informazioni necessarie all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le estrazioni saranno, come dicevamo, di due tipi: una ogni tre mesi e una ogni anno. Quella trimestrale prevederà tre vincite: da 10 mila per il terzo classificato, da 30 mila per il secondo e da 50 mila euro per il primo. Quella annuale sarà un maxi-premio da 1 milione di euro.

Perché è un meccanismo un po’ macchinoso

Questo meccanismo appare obiettivamente un po’ macchinoso e per almeno un paio di ragioni. Anzitutto, andare sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per iscriversi non è cosa da tutti. Pensate agli anziani o anche ai più giovani. I primi non hanno spesso dimestichezza con le tecnologie e semmai dovrebbero farsi aiutare da figli e nipoti, mentre i secondi risultano perlopiù sprovvisti delle credenziali di accesso, che pare di capire sarebbero le stesse utili per navigare sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

E chi ha provato in questi anni a utilizzare servizi online come la dichiarazione dei redditi precompilata sa quanta pazienza serve con le password che vanno cambiate ogni sei mesi.

Secondariamente, il cliente stesso dovrebbe chiedere al negoziante di partecipare alla lotteria, prima ancora che questi gli batta lo scontrino. A parte che molti potrebbero intimidirsi nell’avanzare una simile richiesta, pensate anche al tempo necessario per digitare il codice lotteria. Alcuni esercizi non troverebbero difficoltà, ma immaginatevi una tabaccheria, un bar, una gelateria, un supermercato, dove le code alle casse sono tipicamente più lunghe. Gente dietro che sbuffa a ogni cliente che mostra il codice.

Infine, le estrazioni trimestrali appaiono troppo in là nel tempo. Inizialmente, si erano ipotizzate estrazioni settimanali, se non giornaliere. Sarebbe come se i numeri al Lotto o al Superenalotto uscissero ogni tre mesi o una volta all’anno, quanti vi giocherebbero più? Ecco, quindi, che l’iniziativa andrebbe forse rivista su alcuni aspetti operativi, fermo restando che di per sé avrebbe effetti positivi sull’emissione degli scontrini e sulla corrispondenza tra spesa effettiva e prezzo battuto, visto che ogni scontrino esiterebbe un numero di biglietti della lotteria proporzionato all’importo e aumentato del 20% nel caso di pagamento con carta bancomat o di credito. Peccato, però, che sotto i 10 euro non si avrebbe diritto a partecipare. Interi esercizi rischiano così di essere quasi del tutto tagliati fuori dall’iniziativa.

Lotteria degli scontrini, ecco come renderla un successo contro l’evasione fiscale

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