Il Governo è spaccato sul lockdown in Italia durante i giorni delle feste. Dopo le immagini del fine settimana giunte dalle città italiane, che hanno mostrato le strade affollate di persone a caccia di regali e shopping, gli scienziati hanno pensato che l’unico modo per evitare subito una terza ondata è quella di seguire il modello delle zone rosse ma lasciare maggiore libertà ai cittadini di spostamento. 

Le ipotesi al vaglio

Gli esperti del Cts devono riunirsi e poi sarà la volta di Palazzo Chigi sciogliere gli ultimi dubbi e decidere quali saranno le restrizioni previste.

Le posizioni, in ogni caso, appaiono diverse tra chi accelera per nuove misure restrittive e chi pensa che cambiare sempre posizione sia sbagliato, anche alla luce delle riaperture di ristoranti e negozi.

Ma quali sono le ipotesi principali al vaglio? Prima di tutto decidere se l’Italia diventerà una grande zona arancione per le feste, con bar e ristoranti chiusi, spostamenti limitati solo tra Comuni e negozi aperti oppure una grande zona rossa con il divieto di uscire a meno necessità e urgenza e l’obbligo di autocertificazione, quindi un vero e proprio lockdown come la scorsa primavera. Che diventi un’intera zona arancione o rossa, l’Italia potrebbe fermarsi dal 24 dicembre al 6 gennaio oppure solo il 24,25,26, 27, 31 dicembre e 1,3,6 gennaio come suggerito da Dario Franceschini con il coprifuoco che rimarrà sempre alle ore 22. 

Stretta anche durante il prossimo weekend

Il Governo starebbe pensando anche ad una stretta per il prossimo weekend, quello del 19-21 dicembre, quando molti italiani hanno prenotato treni e aerei per tornare al Sud, quindi considerato ad alto rischio per gli spostamenti. E non solo, il prossimo weekend sarà anche quello più vicino al Natale e si temono ancora folle nei centri delle città. A fare chiarezza è stato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza

“Il Cts in questi minuti si sta riunendo su richiesta del governo per valutare la situazione ed eventuali nuove misure.

La mia opinione è chiara: queste misure ci possono aiutare nelle settimane delle vacanze di Natale a evitare che arrivi una terza ondata e una recrudescenza Stiamo ragionando sulle 2 settimane delle vacanze, quello è il periodo più complicato. Ascolteremo con grande attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che nel giro di poco tempo si possano assumere ulteriori misure in grado di scongiurare un’ipotetica terza ondata”. Le ultimi decisioni arriveranno solo nelle prossime ore. 

Vedi anche: Le ultime ipotesi sugli spostamenti tra Comuni a Natale

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