Il lavoro in fabbrica è minacciato dai robot e nel prossimo futuro ad avere la meglio saranno i lavori “intellettuali”. Non che bisognerà dire addio al lavoro da operaio ma sicuramente è una figura che dovrà evolversi se vorrà sopravvivere all’automazione. In tal senso, l’Osservatorio JobPricing ha offerto una panoramica sulle aziende che pagano meglio e offrono più soddisfazione in vari settori in riferimento ai lavori intellettuali.

Le aziende che pagano meglio

Secondo il Salary Ratings di JobPricing, come riporta anche La Repubblica, i settori che pagano meglio i lavoratori intellettuali sono quelli legati a servizi finanziari, biotech e oil&gas.

Il Ral medio si aggira sui 44mila euro per questi ultimi due e 32mila per il primo. Riduttivo fare confronti con la retribuzione media di un operaio, secondo cui la cifra non supera i 25mila euro. Non se la passano male neppure il settore navale e l’automazione, fino ai settori  della ristorazione, il turismo e l’arte/intrattenimento. La media è di 35mila euro che scende a 30mila per questi ultimi. Dunque, è chiaro come il lavoro legato alla professionalità avrà ancora una marcia in più rispetto a quello manuale nonostante l’automazione e l’innovazione digitale. Secondo Alessandro Fiorelli, ceo di JobPricing, “le differenze fra il mercato retributivo dei lavori ‘intellettuali’ e ‘manuali’ pongono non pochi interrogativi: viene da chiedersi se le trasformazioni tecnologiche che stanno impattando sul mondo del lavoro porteranno ad un progressivo allineamento delle retribuzioni verso l’alto, secondo l’attuale struttura di mercato, oppure se si assisterà ad una progressiva ‘svalutazione’ dei lavori intellettuali”.

Le singole aziende

Andando ad analizzare le singole aziende emerge che nel settore alimentare e largo consumo Barilla offre uno stipendio di 110,7 euro per un lavoratore di intelletto, seguito da Lavazza e Philip Morris con 104,1 e 103,9. Nell’ambito dell’elettronica chi paga meglio è Elettronica Elt (111,6) seguita da Vodafone e Nokia con  108 e 107,9.

Nel settore della finanza vincono Sara Assicurazioni con 111,1, UBS Italia, UnipolSai assicurazioni, Cassa depositi e prestiti e Banca d’Italia (con una media da 108 a 106 euro). Nell’area automotive spiccano Lamborghini con 108,7, Ducati, Volkswagen, Bosh e Piaggio ( da 105,4 a 99). Nel settore della consulenza le figure intellettuali pagate meglio sono Nielsen Company con 91,4, Deloitte con 88,9, Ernst and Young, KPMG e PWC con 88,1 e 86,4. Nel settore Pharma spiccano Ricordati industria chimica con 105 e Merck Serono, mentre nella GDO Metro Italia Cash and Carry, Carrefour, Coop, Leroy Marlin e Ikea (da 98,1 a 96,4). Nell’ambito ingegneria, in ordine, Spea, Tenova, Eni, Snam e Ge Oil and Gas con una media da 106 a 104 mentre nel settore It vince Microsoft ma ci sono anche Sap Italia e Hawlett Packard. Nella moda spiccano Luxottica, Bulgari, Valentino, Armani e Prada (da 103 a 100) mentre nel settore trasporti Enav (117 euro), Autostrade per l’Italia (107), Atm Milano (99), Ceva Logistic e Aeroporti di Roma che chiudono con 98.

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