L’estate 2021 sarà all’insegna dell’holiday working, lavorare in vacanza. Si tratta di una formula che prima dell’arrivo della pandemia era sconosciuta, ossia abbinare lavoro in modalità agile e vacanza. La probabile proroga allo smart working fino al 30 settembre e le incognite legate alla pandemia stanno spingendo molti italiani a considerare l’opportunità dell’holiday working.

Il successo del lavoro in vacanza anche dopo la pandemia

Le riaperture dal 26 aprile e l’arrivo del Green Pass europeo dovrebbero ridare fiducia agli italiani che hanno già iniziato a prenotare le vacanze e progettare una fuga dalla città con una particolarità non trascurabile: lavorare in vacanza.

Se lo smart working è ormai diventato una consuetudine, non si può dire la stessa cosa per il concetto di holiday working. Una sorta di vacanza per staccare la spina ma con qualche ora da dedicare al lavoro da remoto.

Tra le numerose prenotazioni, infatti, come segnala il Centro Studi Italianway, il 35% riguarda proprio questa modalità. Si tratta di soggiorni medi di 19 giorni con un budget di circa 3.200 euro, con una fascia di reattivi tra i 35 e i 55 anni. A fare chiarezza su questo fenomeno innovativo di lavoro in vacanza è Marco Celani, amministratore delegato di Italianway:

“Il Covid-19 non ha inventato cose nuove. Ha accelerato dei trend che già c’erano. E l’holiday working è uno di questi. Si è rimosso il vincolo tecnologico e normativo. Ora si può andare in questa direzione, anche perché credo che la modalità di lavoro agile rimarrà anche dopo che avremo superato l’emergenza pandemica. Tutti quelli che per lavoro non hanno un contatto quotidiano con il pubblico puntano su questa soluzione”

Cosa cercano gli italiani in holiday working

L’impressione è che anche per la prossima estate l’holiday working avrà un notevole successo e chi aderisce a questa modalità di vacanza lavoro cerca specifiche caratteristiche.

Ad esempio, in cima alle preferenze troviamo la richiesta di internet veloce, ma anche case con grandi spazi con aree esterne dove rilassarsi quando non si sta lavorando e persino il barbecue.

L’ultimo anno è stato caratterizzato da un esponenziale aumento del lavoro da remoto e nonostante questa modalità di lavoro non sia apprezzata da tutti, sembra che, anche quando la pandemia sarà finita, molte aziende continueranno ad utilizzare lo smart working.

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