Calciomercato amaro per la Serie A, con pezzi da novanta come Cristiano Ronaldo, Romelu Lukaku, Gigio Donnarumma e Achraf Hakimi ad avere dato l’addio all’Italia per l’estero. E fa discutere parecchio la vendita dell’attaccante portoghese, avvenuta per soli 15 milioni di euro pagabili in comode rate fino a 5 anni. Sembra che Andrea Agnelli abbia voluto mandare un messaggio in codice ai giocatori della Juventus. Non si spiegherebbe altrimenti perché la società bianconera abbia accettato una minusvalenza di 14 milioni, che si ridurrebbe a 6 milioni nel caso in cui scattassero i bonus che il Manchester United dovrebbe pagare nei prossimi anni.

Certo, al netto il bilancio societario ci ha guadagnato per essere stato sgravato di uno stipendio lordo sui 54 milioni di euro. A conti fatti, la perdita sul fronte cartellino sarebbe stata anche accettabile. Ma la logica dietro all’operazione sarebbe probabilmente un’altra. Oltre a Cristiano Ronaldo, i giocatori della Juventus che percepiscono ingaggi netti superiori ai 5 milioni sono ben sette. E le prestazioni di questi ultimi tempi non appaiono brillanti. Lo scorso anno, niente decimo scudetto di fila e piazzamento deludente in Champions League. E questo inizio di campionato è stato a dir poco negativo.

Giocatori Juventus, contratti non più “blindati”

Agnelli starebbe facendo presente alla rosa che nessuno sia al sicuro, che non accetterà di pagare cifre stratosferiche per giocatori che dovessero rivelarsi non meritevoli di incassarle. Nel caso di CR7, il fattore tempo ha remato contro la vendita a prezzi onorevoli. Il fenomeno avrebbe giocato l’ultima stagione, per cui sarebbe stato liberato a costo zero nel giugno prossimo e dopo un’annata probabilmente negativa, durante la quale avrebbe pesato sul bilancio per altri 54 milioni.

Chi compra un giocatore in prossimità della scadenza del contratto ha il coltello dalla parte del manico. Potrebbe attendere qualche mese e non spendere un solo euro per il cartellino.

Discorso diverso per i giocatori con contratti in scadenza tra anni. In quel caso, l’unico problema sarebbe riuscire a piazzarli sul mercato a prezzi almeno pari al valore (alto) dell’ammortamento residuo. Se è andato via CR7 per soli 15 milioni – sarebbe la minaccia implicita di Agnelli – figuriamoci gli altri. Uno Wojciech Szczesny sarebbe traballante dopo qualche errore di troppo commesso tra i pali. E il rinnovo di Paulo Dybala nel giugno 2022 tutt’altro che scontato.

Dopo anni in cui la Juventus ha smesso di fare la Juventus per darsi alla pazza gioia con il calciomercato, tra scarsi risultati sportivi in Europa e boom di debiti Agnelli sarebbe condotto a più miti consigli. E il ritorno al passato comporterebbe la sforbiciata al costo della rosa, arrivato a 236 milioni all’anno per i soli stipendi nel 2020-2021. La vendita sottocosto di CR7 serva da lezione a chi è rimasto.

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