Uno dei principi fondamentali tra gli investitori è quello di diversificare il proprio portafoglio per ridurre al minimo i rischi. Ecco, evidentemente Jason DeBolt non ha mai tenuto in grande considerazione il pensiero mainstream, e dopo aver iniziato a comprare azioni Tesla fin dal 2013 quando valevano 7,50 dollari, oggi all’età di 39 anni può già ritirarsi dal lavoro con una cifra astronomica sul conto in banca: 12 milioni di dollari. A darne notizia è stato lo stesso DeBolt tramite il proprio profilo Twitter, annunciando il suo ritiro dal mondo lavorativo con ancora 40 anni da compiere.

La sua intervista a Ramp Capital

In Italia, tra i primi a raccontare la straordinaria avventura dell’ex dipendente Google (poi passato ad Amazon) è il Corriere della Sera. Nell’approfondimento del Corriere viene riportata la breve intervista che Jason DeBolt ha concesso a Ramp Capital, noto blog finanziario statunitense. La domanda iniziale posta da Ramp Capital al “fortunato” investitore ha avuto per oggetto la presunta bolla che interesserebbe Tesla dopo il rally avuto nel 2020. Non si è fatta attendere la replica di DeBolt, il quale ha fatto riferimento al fatto che il prezzo delle azioni di Tesla non facciano altro che riflettere quanto accaduto ai settori dell’energia e dei trasporti nel primo anno della pandemia globale.

Azioni da 30mila dollari

Dopo di questo, Jason DeBolt si è lanciato in un’ardita profezia: entro il 2030 ciascuna azione di Tesla potrebbe valere tra i 20 e 30 mila dollari. Per chi non lo sapesse, l’attuale valore si attesta intorno agli 850 dollari, dopo una cavalcata eccezionale durante tutto il 2020, iniziato dalla società di Elon Musk con una quotazione in Borsa pari a poco più di 100 dollari per azione. Ad oggi, Jason DeBolt possiede in totale 14.850 azioni, dopo averne acquistate 2.500 nel 2013 quando valevano 7,50 dollari. Quell’investimento di allora gli è fruttato qualcosa come 2,2 milioni di dollari, a fronte di una spesa pari a 18.750 dollari.

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