Oggi Ikea è la chiara dimostrazione di come un’azienda di successo a livello globale punti sempre a migliorare, dove il miglioramento spesso coincide con innovazione. Il colosso svedese, leader nella vendita dei mobili, nel corso dei prossimi anni potrebbe radicalmente cambiare il mercato. Sarebbe questa la seconda volta, dopo il suo approdo rivoluzionario nel settore in passato. Se, infatti, pensando a Ikea la menta va all’enorme “scatolone blu”, in futuro la visione potrebbe essere completamente diversa. Se il mondo cambia – questo il pensiero della multinazionale – è giusto comprendere quelle che sono le nuove sfide che una società moderna impone.

La risposta di Ikea all’evoluzione della società

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’amministratore delegato Brodin ha enunciato la strategia della società nel breve-medio periodo. L’ad di Ikea ha sottolineato come per un’azienda che vuole puntare a essere il riferimento per milioni di persone sia di vitale importanza effettuare scelte coraggiose, sinonimo di miglioramento. Queste le parole esatte di Brodin durante la chiacchierata avuta di recente con Il Corriere della Sera: “Se non osi, se non vuoi valicare certi confini, a costo di perdere qualcosa, come fai a migliorarti? Noi – ha proseguito l’amministratore delegato – vogliamo sperimentare e non possiamo certo farlo seduti alle nostre scrivanie. Dobbiamo – ha concluso – provare”.

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Ikea vuole stravolgere le abitudini dei consumatori

In che modo Ikea intende stravolgere le abitudini dei consumatori? In un futuro dove la popolazione tenderà ad abitare sempre di più nei grandi centri urbani, con case più piccole e mobilità ridotta, l’obiettivo del colosso svedese è di trasformarsi in base alle esigenze della nuova società. Spazio dunque a negozi più piccoli nei centri delle città, così da avvicinarsi ai clienti.

In risposta alle abitazioni più piccole, vi è la creazione di mobili multifunzionali. Inoltre, Brodin ha annunciato che si sta studiando un sistema di leasing per i mobili. Riuscirà Ikea a vincere la scommessa del futuro?

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