Anas diventerà presto una delle controllate del Gruppo FS. Sarà questo l’asse portante della fusione tra Anas e Ferrovie dello Stato. Ad annunciare il via libera a un matrimonio di cui si parlava da tempo è stato il ministro delle Infrastrutture Delrio. Il provvedimento che segna il passaggio di Anas nel gruppo FS è contenuto nel decreto di correzione dei conti collegato al Documento di Economia e Finanza 2017.

La fusione tra Anas e FS necessiterà ovviamente di tempi ancora lunghi vista la complessità delle due strutture societarie.

I numeri, in tal senso, sono impressionanti: il nuovo soggetto che nascerà dalla fusione tra Anas e FS avrà un fatturato pari a 10 miliardi di euro, immobilizzazioni per 60 miliardi di euro, una capacità di investimenti pari a 7 miliardi di euro e ben 45mila dipendenti. Unendo poi i chilometri che compongono la rete Anas con quelli che compongono la rete Ferrovie dello Stato si arriverà un colosso da 41 mila chilometri di reti gestite. (Leggi anche: Assunzioni Anas, requisiti offerte lavoro)

Fusione Anas Ferrovie dello Stato: i nodi risolti

Ma come si è arrivati al via libera all’operazione di fusione? Come ammesso dagli stessi rappresentanti del ministero fino ad oggi lo scoglio è stato rappresentato dai maxi contenziosi che gravano su Anas. Ebbene, proprio su questi contenziosi le parti avrebbero finalmente trovato un’intesa. In particolare l’accordo riguarda la definizione di un piano triennale sulle cause pendenti con conseguente accantonamento di riserve per 700 milioni di euro.

La nuova entità che nascerà dalla fusione tra Anas e Ferrovie dello Stato, dovrebbe restare al di fuori del perimetro della Pubblica Amministrazione. In questo modo il debito che verrà contratto per gli investimenti non dovrebbe essere sovraccaricato sul bilancio dello Stato. L’intera operazione avrebbe già ricevuto un via libera ufficioso da parte dell’Europa e quindi non ci dovrebbero essere difficoltà di alcun genere nell’inglobare Anas in Ferrovie dello Stato.