Dal prossimo 3 giugno dovrebbero riaprire le frontiere italiane dell’area Schengen senza distinzioni. Questo significa che non ci sarà più bisogno di autocertificazioni e quarantena. In questo modo si punta alla ripresa del turismo, fortemente in crisi dopo oltre due mesi di lockdown e prenotazioni azzerate.

Il nodo della riapertura delle frontiere

Solo nella Ue infatti, il turismo vale 1.400 miliardi, motivo per cui è interesse di tutti che il settore riparta al più presto. La Commissione Ue aveva presentato qualche giorno fa delle linee guida per aiutare gli Stati Membri per aiutarli ad uscire dal lockdown.

Alcuni paesi membri stanno già aprendo i confini ma l’Italia non è sempre inclusa. Ad esempio l’Austria ha aperto le frontiere con Repubblica Ceca, la Slovacchia e l’Ungheria e già i giorni scorsi quelle con Germania, Liechtenstein e Svizzera mentre l’Italia resta ancora esclusa. Possono entrare solo coloro che accettano di sottoporsi ad isolamento di 14 giorni e con tampone negativo non più vecchio di 4 giorni. La Slovenia ha frontiere ancora chiuse ma con 9 checkpoint funzionanti, potranno entrare coloro che presentano un tampone negativo di 4 giorni. Anche la Grecia ha attualmente ancora chiuso all’Italia così come la Svizzera che dovrebbe riaprire le frontiere con Germania, Francia, Austria mentre con l’Italia restano aperte per chi ha un permesso di lavoro. 

Entro metà giugno ipotesi zone rosse e verdi in tutta Europa

La Spagna ha prolungato lo stato di emergenza fino a giugno e dunque chi vorrà recare in Spagna è prevista la quarantena. In Francia sono aperte le frontiere solo per chi ha motivi familiari mentre in Germania per chi ha urgenza ma con obbligo di quarantena. Le frontiere con la Cina sono ancora chiuse mentre attualmente non ci sono limiti per chi si reca negli Usa. Al contrario Belgio, Danimarca e Olanda impongono la quarantena mentre il Regno Unito si prepara ugualmente a misure stringenti per chi vuole entrare.

In ogni caso si pensa alla riapertura delle frontiere entro la metà di giugno, con la previsione di «zone rosse» e «verdi» in tutta Europa. A quel punto sarà più chiaro come potranno essere gli spostamenti all’estero considerando che già dal 3 giugno sarà possibile spostarsi tra regioni e il settore turistico potrebbe così iniziare a ripartire. 

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