Anche se sembra essere uno scenario meno probabile, soprattutto con il proporzionale, è sempre possibile che un governo del M5S si riesca a formare, o, almeno, partiamo da questo presupposto e da questa possibilità. Nella giornata di ieri, gli iscritti sono stati invitati a votare sulla piattaforma Rousseau per il cosiddetto ‘Programma Banche del Movimento 5 Stelle’. Si tratta di vari punti che andiamo ad analizzare, partendo dalla domanda: come si trasformerà – se si trasformerà – il sistema bancario e finanziario con il M5S al potere?

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Finanza a 5 Stelle: la separazione tra banche d’affari e istituti commerciali

Il primo punto – e possiamo dire dirimente – è la separazione tra banche d’affari e istituti commerciali. Cosa significa? Semplice: da un lato, vi saranno le banche d’affari, quelle che investono i propri capitali in prodotti finanziari, più o meno rischiosi, e giocando con la ‘speculazione’; dall’altro, vi saranno anche commerciali che finanzieranno in maniera ‘concreta’ le famiglie e le aziende. Come si dice sulla piattaforma del M5S, la signora Gina, quando mette soldi in banca, non vuole che vengano utilizzati per speculazioni finanziarie, ma perché vengano ‘conservati’.

Finanza a 5 Stelle: trasformazione della vigilanza bancaria

Un altro aspetto – sempre contro la speculazione e la corruzione bancaria – riguarda la riforma complessiva della vigilanza bancaria: più controlli, maggiore indipendenza, più possibilità d’azione per gli organismi che devono controllare la maniera con cui la finanza utilizza i soldi dei risparmiatori.

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Finanza a 5 Stelle: un nuovo sistema condiviso di pagamenti

Si tratterebbe di un nuovo sistema di trasparenza sui pagamenti: i costi dovrebbero essere zero, la privacy accresciuta; insomma, una piattaforma fiscale che limiti al minimo l’evasione fiscale e le varie forme di riciclaggio di denaro sporco.

Finanza a 5 Stelle: la nascita di una banca pubblica di investimenti

Un altro punto è altrettanto interessante e si dice ispirato al modello francese e tedesco: si tratterebbe della nascita di una Banca Pubblica per gli Investimenti, capace di fare da traino all’economia reale, attraverso piani di investimento per tutti coloro che vogliono portare avanti progetti imprenditoriali strategici nell’ambito dell’economia globale. Ovviamente, non dovrà diventare – si sottolinea – il solito parcheggio per politici ‘trombati’.

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Finanza a 5 Stelle: anatocismo e usura – riforme

Un altro punto concerne la necessità di rendere le condizioni del credito maggiormente uniformi per le famiglie e le aziende e soprattutto limitare al massimo il fenomeno dell’anatocismo, gli interessi sugli interessi. Insomma, una legislazione contro l’usura istituzionalizzata.

Finanza a 5 Stelle: ovviamente, leggi anti-speculazione

Su questo punto, si entra poco nel merito, ma il metodo è il seguente: nel mondo esiste un divario sempre più ampio tra poveri e ricchi, con questi ultimi che si arricchiscono sempre di più speculando nel campo della finanza. La finanza diventerà, con un governo a 5 Stelle, uno strumento al servizio di famiglie e aziende e si dovrà limitare al massimo la possibilità di fare soldi con i soldi nell’unità di tempo più breve possibile.

A voi i commenti. Che ne pensate?