La situazione del lavoro in Italia è, come ben sappiamo, drammatica: la legislazione dell’ultimo decennio ha portato alla distruzione dei diritti dei lavoratori conquistati con lotte e sudore negli anni ’60 e ’70, e adesso, nella selva di possibilità contrattuali, lo sfruttamento e la disperazione raggiungono un livello mai visto prima. è quanto ha raccontato, in maniera molto precisa e puntuale, un’inchiesta shock di Nemo – Nessuno Escluso, il programma di Rai 2, in onda tutti i giovedì in prima serata. Sotto i riflettori, questa volta i lavoratori fantasma delle ambulanze, i quali risultano però come ‘volontari’.

Diciamo, immediatamente, che, dalla nostra prospettiva, la colpa non è probabilmente individuale ma dell’intero sistema Italia.

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Inchiesta shock: i lavoratori fantasma delle ambulanze

Davvero un’inchiesta shock. Un’inviata del programma Nemo – Nessuno Escluso, a seguito di una segnalazione, è andata ad indagare sui cosiddetti ‘lavoratori fantasma delle ambulanze’. Una ONLUS, infatti, a titolo di volontariato offre un servizio di questo tipo, m non si tratta realmente di volontari ma di lavoratori sottopagati a tutti gli effetti. Intervistati (in maniera nascosta) dall’inviata, questi lavoratori dicono chiaramente di essere sottoposti a turni massacranti di 10 ore al giorno per sei giorni alla settimana e di ricevere, in nero, dalla ONLUS uno ‘stipendio’ di 30 euro al giorno, un po’ sotto forma di rimborso carburante e spese e un po’ completamente in nero. Gli uomini che parlano lo dicono chiaramente: in Italia non c’è lavoro e la disperazione è tanta, soprattutto se si ha famiglia, 30 euro al giorno per 26/27 giorni lavorativi corrispondono a circa 780/800 euro. Meglio di niente.

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I lavoratori fantasma e il dramma tutto italiano del lavoro: l’inchiesta e il buio sul futuro

L’inchiesta è davvero shock, anche perché non ci si sofferma soltanto sul punto di vista ‘disperato’ di chi deve affrontare una vita di sfruttamento e disperazione.

L’inviata, infatti, ha messo alle strette anche la stessa ONLUS: prima si è presentata come un’aspirante e ha avuto tutte le informazioni di cui sopra (lo ‘stipendio’ per metà a nero, le possibilità di guadagno e così via) e successivamente come un’inviata, trovando ovviamente risposte contraddittorie e differenti. Che dire? Sempre durante la trasmissione, è stato intervistato anche Maurizio Landini, segretario della FIOM, il quale ha sottolineato che non c’è alcuna differenza tra lavoratori garantiti e precari: si tratta di diritto al lavoro dignitoso e a tempo indeterminato e non di privilegio, diritto sancito dalla Costituzione Italiana.

L’invito di Landini è a scendere in piazza e a non rimanere fermi dietro ai social: soltanto con l’unità, soltanto con il conflitto sociale si possono nuovamente riconquistare i diritti strappati. Come è avvenuto negli anni ’60 e ’70.

Qualora foste interessati, sulla pagina ufficiale RaiPlay potete trovare il servizio di Nemo – Nessuno Escluso sui lavoratori fantasma delle ambulanze.