Il gruppo Douglas è un’altra vittima illustre della pandemia che nell’ultimo anno ha causato la chiusura di numerose attività e mandato in fumo i ricavi di altrettante. La nota catena di profumerie ha comunicato ai sindacati l’intenzione di chiudere diversi punti vendita in Italia e passare ad un piano di riorganizzazione.

Dove chiudono i negozi Douglas

Le enormi perdite di fatturato dovute ai limiti imposti dalla pandemia nell’ultimo anno, hanno portato alla drastica decisione di chiudere dei punti vendita.

Si tratta di una soluzione che avrà lo scopo di salvaguardare la liquidità ed evitare il totale fallimento. Le chiusure saranno effettuate nell’arco di 12 e 24 mesi, si sceglierà quali chiudere guardando anche ai dati presenti prima della pandemia ossia quei punti vendita che risultavano già in perdita.
Entro il 31 marzo 2021, intanto, chiuderanno 17 negozi in Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Lombardia e Piemonte.
I sindacati hanno già organizzato uno stato di agitazione per i dipendenti e un incontro urgente per definire la situazione:

“In occasione dell’ultima proroga del contratto di solidarietà era stato firmato un verbale d’accordo in cui si dichiaravano superati i problemi di carattere occupazionale anche in seguito al processo di acquisizione dei marchi Limoni e La Gardenia, con il mantenimento del perimetro esistente». «L’Auspicio è quello di individuare soluzioni condivise in alternativa ad un processo di riorganizzazione che mette a rischio centinaia di posti di lavoro”.

Altre vittime del covid

La pandemia, in ogni caso, ha causato una crisi senza precedenti per molte aziende e attività. A causa delle chiusure imposte negli ultimi mesi ad abbassare la serranda sono stati anche noti ristoranti, palestre e locali, senza contare grandi aziende che hanno ceduto alla crisi. Un caso è quello di Rifle, la nota azienda di abbigliamento fallita e che ha svenduto parte dei capi a 2 euro.


Altri crisi illustri causate in parte anche dal covid hanno interessato grandi nomi come Hertz, Cirque du Soleil, Dentix, Gap, Brooks Brothers solo per citare alcuni dei nomi noti.

Vedi anche: Aziende storiche vittime del covid: da Rifle a Hertz, ecco quali sono

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