Clamoroso il rumor, che dovrebbe essere confermato dalla FIFA in settimana: Mediaset avrebbe vinto l’asta per l’assegnazione dei diritti televisivi per la trasmissione di tutte le partite che si disputeranno ai Mondiali di Calcio in Russia nel 2018, tra giugno e luglio. Il Biscione avrebbe offerto 78 milioni, meno della metà dei 180 milioni con cui la Rai si era aggiudicate le precedenti due aste di 2010 e 2014. Dopo l’esclusione dell’Italia dalla massima competizione calcistica mondiale per la prima volta da 60 anni, il valore del pacchetto è evidentemente crollato, ma Viale Mazzini avrebbe giocato eccessivamente al ribasso, limitandosi ad offrire appena 65 milioni, battuta per la prima volta dalla maggiore competitor privata.

E così, tutte le gare saranno trasmesse in chiaro su Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Un colpo grosso per la famiglia Berlusconi, che con la controllata Mediaset Espana si era già aggiudicata a inizio mese l’asta per trasmettere i mondiali anche in Spagna sui canali Telecinco e Rete Cuatro.

La TV pubblica ne esce così umiliata, avendo perso l’evento sportivo più importante, tanto che da settimane si vocifera che sarebbe interessata a riportare sulle sue reti almeno le gare di Formula Uno. Il danno per la Rai sarebbe ancora maggiore e il colpaccio ancora più straordinario per Mediaset nel caso clamoroso, ma non impossibile, di un ripescaggio dell’Italia. E se il mese scorso a fare sognare erano state le tensioni tra la FIFA e il Perù, stavolta a rischio esclusione sarebbero niente di meno che le Furie rosse spagnole. (Leggi anche: Scommesse ripescaggio Italia ai Mondiali, Sisal apre al sogno proibito)

Ipotesi esclusione Spagna dai Mondiali di Russia

Cosa sta succedendo? Angel Villar, il vulcanico presidente della Federazione calcistica spagnola da 30 anni, è stato confermato nella carica a maggio, ma nel luglio scorso è stato arrestato con le accuse di corruzione sul caso Soulè.

Il Consiglio superiore dello sport, alle dipendenze del governo di Madrid, ha chiesto al Tribunale di annullare la sua elezione e di ripetere il voto della Federazione. In prima battuta, i giudici avevano respinto la richiesta, ma dopo che sono uscite le intercettazioni ai danni di Villar, è arrivato l’avallo.

Tuttavia, la decisione non è stata presa bene dalla FIFA, che ha inviato una lettera nella quale ha ricordato a Madrid che le federazioni nazionali hanno il diritto di gestire i propri affari in autonomia e che non viene ammessa alcuna interferenza esterna. Nella missiva, la FIFA ha elencato anche le sanzioni a cui si va incontro nei casi di violazione di tale autonomia, che comprendono l’ipotesi di esclusione della federazione da ogni competizione calcistica internazionale. In pratica, le Furie rosse rischierebbero di non andare a Mosca per partecipare ai mondiali 2018 (Leggi anche: Mondiali Russia, FIFA resta senza sponsor)

FIFA prova a ricucire con la Spagna

Lo stesso Villar, in un’infuocata conferenza stampa, ha dichiarato che la nazionale spagnola potrebbe venire esclusa dai mondiali e che la responsabilità sarebbe del Consiglio superiore dello sport, con ciò irritando, a dire il vero, la FIFA, che teme che queste sfuriate verbali si pongano l’obiettivo di mettere contro tifosi spagnoli e gli organismi internazionali. In realtà, il presidente FIFA, Gianni Infantino, sarà in missione a Madrid a gennaio, dove cercherà di trovare una soluzione di compromesso, che salvaguardi l’autonomia della federazione spagnola e allo stesso tempo si proceda con la sostituzione di Villar, che è stato per 25 anni anche un dirigente FIFA, tanto che dopo l’arresto si è dovuto dimettere da quella carica, in modo da preservare la pensione da 1 milione di euro, che altrimenti sarebbe saltata.

Insomma, sul piano delle probabilità, l’esclusione della Spagna dai Mondiali di Russia 2018 appare remota.

Molto difficile, quindi, che escano le Furie rosse e rientri la Nazionale azzurra. L’ipotesi, tuttavia, appare affascinante e se si concretizzasse, Mediaset avrebbe i diritti per trasmettere con quattro lire un pacchetto che ne varrebbe oltre il doppio. Certo, ironia della sorte, dovrebbe fronteggiare le perdite presumibilmente subite in Spagna, dove avrebbe comprato i diritti a un valore superiore a quello reale, nel caso in cui non partecipasse la squadra di casa. Per Viale Mazzini sarebbe certamente una beffa indicibile. (Leggi anche: Rai punta ai diritti TV Champions League e Formula 1)