Quando torneremo alla normalità? Questa è certamente una delle domande più comuni che ci poniamo da oltre un anno e spesso senza una risposta davvero soddisfacente ma solo con mere previsioni. Nelle ultime settimane d’altronde, in tanti hanno cercato di dare una risposta che sembra vertere su un ritorno ad una graduale normalità a partire dalla prossima estate. Ma sarà davvero così?

Come sarà l’estate 2021, le prime previsioni

Era stato il ministro Speranza, durante un’intervista a La Stampa, a fare previsioni ottimistiche sul fatto che ci sarà un graduale passaggio ad una situazione normale solo dalla fine della primavera o inizio estate.

Secondo l’immunologa Antonella Viola, direttrice scientifica IRP Padova, l’obiettivo comune rimane quello di mettere al sicuro le persone fragili: “Questa estate saremo fuori da questa situazione grazie alle molte vaccinazioni. Se le persone fragili sono protette, se anche il virus circola e qualcuno si ammala, non succederà nulla di speciale perché non finiranno in terapia intensiva” ha detto l’immunologa come riporta il sito Today.
Simile anche il punto di vista della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che sembra puntare molto sul certificato vaccinale per tornare alla normalità e ripristinare la mobilità tra i paesi europei. Di fatto, grazie al passaporto vaccinale, che se tutto andrà bene sarà attivo da giugno, sarà possibile muoversi se vaccinati o dopo aver dimostrato di essersi sottoposti a tampone o di essere guariti dal covid. L’obiettivo comune rimane quello di avere il 70% di adulti vaccinati entro la fine dell’estate, anche grazie all’arrivo del vaccino Johnson and Johnson.

Ritorno alla normalità

Dunque, tra i pareri positivi di chi pensa che dall’estate ci sarà un netto miglioramento sia grazie ai vaccini sia grazie alle temperature che di fatto hanno fatto scendere molto il rischio di contrarre il covid, un pò come era successo lo scorso anno durante i mesi estivi, c’è chi pensa che queste tesi siano improbabili.

E’ il caso del direttore del programma emergenze dell’OMS, Michael Ryan, che ha definito tutto ciò irrealistico. Il virus infatti continuerà a circolare, anche se in misura minore, per lungo tempo, anche anni.
Difficile quindi dire quando finirà la pandemia.

In base agli ultimi dati relativi alla terza ondata, ormai sembra appurato che il picco è previsto per questi giorni o entro la fine di marzo. Questo significa che da aprile inizierà una lenta discesa dei contagi, che verosimilmente andrà ad aumentare con l’avvicinarsi dei mesi più caldi, ma bisogna attendere il ritorno del virus nuovamente dal prossimo autunno.

Vedi anche: Le sei regioni rosso scuro nelle mappe europee e le scuole aperte con il nuovo Dpcm

[email protected]