In questi giorni è tornato caldo il tema delle bollette luce, gas e acqua dopo che era stato deciso di bloccare fino al 3 aprile i distacchi per morosità. Fino al 30 aprile, invece, è stata sospesa la fatturazione delle bollette per gli 11 comuni lombardi e veneti dell’ex zona rossa. 

Bollette sospese ma solo nella ex zona rossa 

In sostanza le bollette non sono state sospese in tutto il territorio nazionale ma solo nei comuni che fanno parte delle ex zone rosse ossia Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini in Lombardia e Vo’ in Veneto.

Per adesso, insomma, la sospensione della fatturazione su tutto il territorio non è possibile anche perché si rischierebbe di mettere in crisi le società di vendita. Non è passata neppure la proposta dell’Autorità di ridurre gli oneri generali di sistema, che avrebbe portato ad uno sconto del 15 per cento. Anche in questo caso la misura di 3 miliardi sarebbe stata troppo costosa. 

Nelle altre zone italiane al momento non è prevista nessuna sospensione delle bollette mentre l’Arera fino al 3 aprile ha deciso di bloccare le procedure di distacco per i clienti morosi di acqua luce e gas. Questo vale per tutto il paese. Nel comunicato si precisava che le utenze sospese, limitate o disattivate dal 10 marzo devono essere riattivate e che la misura riguarda tutti i  tutti i clienti in bassa tensione per le bollette elettriche e i clienti con consumo non superiore a 200mila metri cubi standard per il gas. Un’altra certezza è la creazione di un conto da 1 miliardo istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali che servirà per eventuali misure straordinarie anche durante l’emergenza in corso. 

La protesta delle associazioni di categoria

Come scrive il Codacons la mancata sospensione delle bollette in tutto il paese è stata definita gravissima dai consumatori e dai sindacati delle Poste, che hanno richiesto il rinvio dei pagamenti per evitare resse agli sportelli.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, in una nota ha fatto sapere che «È incredibile come il governo, non solo non preveda praticamente nulla a favore dei consumatori, ad esempio con gli interventi sulle bollette elettriche e telefoniche, ma addirittura riduca i diritti garantiti dal Codice civile. Come già avvenuto per i pacchetti turistici, anche per il rimborso dei contratti di soggiorno e per i biglietti di spettacoli e musei si stabilisce una deroga rispetto al diritto sacrosanto di avere il rimborso del biglietto, prevedendo un voucher da utilizzare entro un anno dall’ emissione».

Leggi anche: Coronavirus, bollette luce, acqua e gas: cosa cambia fino al 3 aprile

[email protected]