Il dramma coronavirus per il settore del turismo in Italia si sta facendo sentire. Dal crollo delle prenotazioni aeree che ha spinto molte compagnie a cancellare o dimezzare voli, fino alla situazione drammatica di alcuni hotel che rischiano di chiudere i battenti. Ecco i casi di Bologna, Milano, Venezia e Firenze. 

Situazione drammatica a Bologna e Firenze

Nel capoluogo emiliano l’effetto coronavirus si sta facendo sentire. Studenti scomparsi o rintanati in casa, turisti in netto calo e una crisi commerciale in agguato che va affrontata.

A descrivere la situazione degli hotel a Bologna è Celso De Scrilli, presidente di Bologna Welcome “Sono vuoti: diversi hanno già chiuso, sull’ordine di una decina, e altri chiuderanno a breve. Alcuni probabilmente non riapriranno”. Per la maggior parte delle strutture ricettive si tratta di un vero e proprio azzeramento degli affari e le conseguenze si faranno sentire anche per i lavoratori a cui non possono essere pagati gli stipendi se nelle prossime due o tre settimane non si troverà una soluzione. Durante una riunione a Palazzo Malvezzi, i rappresentanti di Camera di commercio hanno chiesto di sospendere la tassa di soggiorno. 

Situazione identica a Firenze, dove sembra di girare in una città fantasma con pochi turisti, ristoranti vuoti e hotel costretti a chiudere o che hanno dovuto mettere i dipendenti in ferie. II presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi ha parlato di strutture vuotefebbraio e marzo sono andati ormai, e probabilmente anche aprile. Inizialmente si è registrato l’80% delle disdette. Ora le prenotazioni sono totalmente cancellate”. Una situazione pesante anche a causa della cancellazione di matrimoni ed eventi da parte dei turisti americani che spesso sceglievano come location Firenze mentre ora organizzano gli eventi altrove. In genere, si registra il 60-70% di presenze in meno e anche i cittadini sono stati invitati ad andare avanti e guardare oltre tornando a frequentare i luoghi di aggregazione.

 

Venezia e Milano

Anche Venezia è in ginocchio. Molti hotel sono completamente vuoti, i turisti sono pochi e le prenotazioni in netto calo. Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione veneziana albergatori, ha parlato di possibile cassa integrazione per i dipendenti e di chiusura di hotel fino a che la situazione non sarà chiara. 

Sofferenze anche a Milano con un calo del 90% delle prenotazioni per molti hotel. La paura è quella di non riuscire a far fronte ai costi, considerando le perdite fino a 20mila euro al giorno. Una città che appare spenta e molto diversa rispetto a qualche settimana fa. 

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