L’Europa è nel pieno della seconda ondata, che si sta rivelando pericolosa tanto quanto la prima dal punto di vista della tenuta delle strutture sanitarie. Il primo Paese a dichiarare il lockdown generale è la Francia, con il presidente Macron che si è visto costretto a prendere la decisione più drastica a fronte di una curva di contagi fuori divenuta ormai fuori controllo negli ultimi giorni: la nazione francese resterà in lockdown almeno fino al 1° dicembre. Inoltre, la Germania ha annunciato un lockdown light a partire dal prossimo 2 novembre, a testimonianza di come l’evoluzione dell’epidemia abbia sorpreso anche le nazioni europee con un’economia più forte rispetto alle altre.

 

Ma come si è arrivati alla seconda ondata? Quali sono le situazioni più a rischio? Uno studio del quotidiano spagnolo El Pais, oggetto di approfondimento qui in Italia da parte del Corriere della Sera, ha preso in esame tre situazioni “tipiche”: casa, scuola e ristorante: ecco quali sono state le conclusioni della ricerca, che invitano a una seria riflessione.

Come si diffonde il coronavirus a casa

Il primo caso ha per oggetto un’abitazione, dove ci sono sei persone sedute a tavola per un pranzo, di cui una è infetta. Secondo lo studio, nel giro di quattro ore e senza mascherina resterebbero contagiati tutti, mentre con l’utilizzo della mascherina i contagi si limiterebbero a quattro persone. Qualora invece si utilizzassero le mascherine e si aprissero le finestre, verrebbe contagiata una sola persona.

Come si diffonde il coronavirus al ristorante

Ipotizziamo ora che un soggetto positivo al coronavirus vada al ristorante, dove ci sono in tutto 15 persone e tre dipendenti. Se non si utilizzassero le mascherine e il locale fosse chiuso, in quattro ore verrebbero tutti contagiati. Usando invece la mascherina i contagi si ridurrebbero a 8, mentre l’utilizzo contemporaneo di mascherina e finestre aperte farebbe sì che si contagi soltanto una persona.

Come si diffonde il coronavirus a scuola

L’ultimo esempio riguarda un’aula scolastica con un’insegnante positiva al coronavirus e 24 studenti. Dopo solo due ore, senza l’uso della mascherina, 12 studenti sarebbero già contagiati. Qualora si utilizzassero le mascherine, invece, i contagi si limiterebbero a cinque studenti. Il problema però è che gli alunni non fanno soltanto due ore di lezione e dunque il rischio di contagio aumenta in maniera esponenziale.

Vedi anche: Coronavirus, perché in Giappone, Corea e Australia i contagi sono al minimo

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