Buona la prima. L’ETF statunitense ProShares (ticker “BITO”), collegato al bitcoin, ha registrato un’ottima performance nel giorno del suo debutto.

Il fondo tiene traccia dei futures bitcoin CME o dei contratti che speculano sul prezzo futuro del bitcoin, piuttosto che sulla criptovaluta stessa. Ciò significa che i possessori dell’ETF dovranno aspettarsi una performance leggermente differente dal prezzo del bitcoin stesso. Non proprio l’ideale per gli investitori di lungo periodo che speravano in una replica fisica del sottostante.

Ciò nonostante, l’ETF ProShares Bitcoin Strategy è subito balzato del 4,8% per chiudere a 41,94 dollari. Un debutto più che soddisfacente.

Bitcoin, buono il debutto del primo ETF ma gli investitori vogliono la replica fisica

Il lancio evidenzia la notevole crescita del settore degli ETF, ha dichiarato alla CNBC Will Hershey, CEO di Roundhill Investments. “I volumi di trading sono eccezionali. BITO ha scambiato oltre 700 milioni di dollari”.

L’industria delle criptovalute desidera da molti anni un ETF relativo in bitcoin. Già dal 2017 molti asset manager hanno iniziato a presentare domanda per lanciare il proprio ETF btc spot, ma le loro proposte sono state respinte dalla Securities and Exchange Commission (SEC), affermando che nessuno era in grado di dimostrare la resistenza del mercato alla manipolazione. Le cose sono cambiate solamente quest’anno, con l’approdo del nuovo presidente dell’Agenzia, Gary Gensler.

Gli investitori hanno molti modi per ottenere un’esposizione indiretta al bitcoin senza possederlo effettivamente, attraverso fondi di livello istituzionale, app finanziarie o titoli azionari legati alle criptovalute come Coinbase.

Il lancio del primo ETF collegato a bitcoin negli Stati Uniti rafforzerà il più ampio mercato delle criptovalute e permetterà l’ingresso di nuovi capitali.

Tuttavia, un ETF btc basato su derivati ​​potrebbe essere soltanto il primo passo verso una più ampia sfera di strumenti finanziari collegati ad esso collegati.

 

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